L'intesa
Tagli alla sanità, risparmio di oltre 2 miliardi di euro: ecco i dettagli dell'accordo Stato-Regioni
Dopo una lunghissima trattativa è stato raggiunto l’accordo tra Stato e Regioni sul taglio al Fondo Sanitario Nazionale: si agirà sulla appropriatezza delle prestazioni
Una manovra che agisce su beni e servizi, dispositivi medici, specialistica, riabilitazione, cliniche private e personale, a settembre anche sui farmaci: con una sforbiciata del 5% sui contratti per beni e servizi e per le forniture dei dispostivi medici, la riduzione dell'1% della spesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali rispetto allo scorso anno, e poi la rinegoziazione dei prezzi di alcuni farmaci e altri risparmi con il recupero dell'appropriatezza delle prestazioni. Ci sarà la riduzione progressiva delle centrali del 118, l’abbattimento del numero dei ricoveri con privati accreditati le cui strutture abbiano meno di 40 posti letto, fatti salvi i centri di ultraspecialistica e riabilitazione.
Così si materializzerà il risparmio di 2 miliardi e 350 milioni di euro nella sanità pubblica del nostro Paese, il cui fondo scende per quest’anno a 109 miliardi 715 milioni, per il prossimo anno lo stanziamento previsto è di 113 miliardi 097 milioni (il che vuol dire che anche per il prossimo anno ci sarà una stretta di cinghia, visto che il Patto per la Salute prevedeva 115,444 miliardi).
Le strutture che non si attenessero alla nuova normativa sui ricoveri, dalla tempistica alla appropriatezza, vedranno decurtati i rimborsi da parte delle Regioni: malgrado l’altolà del neo rieletto presidente di Farmindustria Scaccabarozzi, ci sarà un risparmio di 500 milioni sulla farmaceutica anche attraverso la rinegoziazione da parte dell’agenzia nazionale del farmaco del costo dei medicinali con brevetto scaduto e di quelli innovativi, il meccanismo sarà definito a Settembre.
Il Veneto non ha aderito a questa intesa, ma non ne ha impedito l’approvazione, l’Assessore Colletto è uscito dall’aula al momento del voto.
“L’accordo concluso con le Regioni ci permette di non stravolgere l’impianto del Patto della Salute”, ha detto il Ministro Lorenzin. “A differenza del passato”, ha aggiunto il ministro, “non ci saranno tagli lineari ma per recuperare queste risorse si lavorerà sulla produttività”.