MONDO
I media: la compagnia Metrojet aveva problemi economici
Aereo russo caduto, un satellite Usa ha rilevato un "lampo di calore"
Individuato un lampo al momento dell'incidente. Analisi in corso per capire se sia accaduto a mezz'aria o allo schianto al suolo. Non si esclude nessuna ipotesi: dal problema al velivolo all'ordigno a bordo e al missile. L'agenzia Interfax: secondo una fonte non ci sono segni di impatti esterni sui resti del velivolo e la situazione a bordo sembrava normale
Sinai (Egitto)
Un satellite statunitense dotato di telecamere all’infrarosso ha rilevato un lampo di calore al momento dell’incidente dell’aereo russo nel Sinai. È ancora presto per stabilire con certezza che cosa lo abbia causato, ma è un ulteriore tassello che potrebbe chiarire le cause dello schianto in cui hanno perso la vita 224 persone. A riferirlo è la Cnn, che cita un funzionario Usa informato sugli ultimi sviluppi dell’inchiesta.
Le immagini satellitari
Il satellite si trovava sulla verticale della penisola del Sinai quando l’Airbus A321 della compagnia russa Metrojet è precipitato. Visto il tipo di ripresa, effettuata da una grande altitudine che schiaccia ogni prospettiva, non è ancora chiaro se questo lampo si sia verificato a mezz'aria, alimentando l'ipotesi dell'esplosione di una bomba a bordo o di un problema ad un motore che avrebbe preso fuoco, oppure sul terreno, fornendo elementi alla teoria quella considerata minoritaria di un missile lanciato da terra.
L'analisi dell'esperto
"Il numero dei lampi è determinante", ha spiegato l'esperto di aviazione Miles O'Brien alla Cnn. "Se ne è stato rilevato uno solo, questo in qualche modo potrebbe allontanare l’ipotesi del lancio di un missile e portare all'idea di un'esplosione a bordo dell'aereo", ha aggiunto.
Il presidente egiziano: la rivendicazione Isis è propaganda
Il presidente egiziano Abdul Fattah al Sisi ha comunque escluso l'ipotesi dell'abbattimento da parte dell'Isis, bollando la rivendicazione come "propaganda". Il capo dello Stato egiziano ha spiegato alla Bbc che è troppo presto per dire con certezza quali sono state le cause del disastro aereo ed ha invitato a non saltare a conclusioni affrettate: "Tutti coloro che sono interessati alla vicenda saranno ben accolti a partecipare all'indagine", ha aggiunto.
Fonte all'agenzia Interfax: nessun segno di impatto esterno
L'ipotesi del missile sembrerebbe esclusa anche da quanto riportato da una fonte "a conoscenza della situazione" citata dall'agenzia russa Interfax. Stando alle prime analisi, ha affermato, "un esame iniziale degli elementi integri della superficie, incluso l'impennaggio della coda, non ha rivelato un impatto di fattori esterni".
"Situazione normale a bordo ma strani suoni"
La stessa fonte ha riferito che "le registrazioni delle conversazioni dell'equipaggio con i controllori del traffico aereo indicano che la situazione a bordo era normale quattro minuti prima che il velivolo sparisse dagli schermi dei radar". Inoltre, ha aggiunto, "nulla indica un qualche malfunzionamento a bordo" e "neanche l'equipaggio ne riferisce". Tuttavia, "nelle registrazioni, suoni non caratteristici di un volo normale precedono il momento della sparizione dagli schermi dei radar dell'aereo".
Un'altra fonte: possibile guasto
Secondo fonti della commissione internazionale che studia le scatole nere citate dal portale internet Al-Masri Al-Youm e riprese dalla Tass, la causa della sciagura potrebbe essere stato "un guasto dentro l'aereo che ha portato a un danneggiamento della parte destra dalla coda".
Compagnia in difficoltà economiche
Nel frattempo emerge che la società navigava in pessime acque. Kogalmavia, la compagnia proprietaria di Metrojet, non pagava lo stipendio ai piloti e a tutto lo staff da due mesi. La famiglia di Serghei Trykhackyov, copilota del volo 7K9268, lo stesso che poco prima di decollare chiamò la figlia per dire che “l'aereo lasciava molto a desiderare”, ha rivelato al britannico Daily Telegraph che l'ultima busta paga ricevuta a settembre era quella di luglio.
Le immagini satellitari
Il satellite si trovava sulla verticale della penisola del Sinai quando l’Airbus A321 della compagnia russa Metrojet è precipitato. Visto il tipo di ripresa, effettuata da una grande altitudine che schiaccia ogni prospettiva, non è ancora chiaro se questo lampo si sia verificato a mezz'aria, alimentando l'ipotesi dell'esplosione di una bomba a bordo o di un problema ad un motore che avrebbe preso fuoco, oppure sul terreno, fornendo elementi alla teoria quella considerata minoritaria di un missile lanciato da terra.
L'analisi dell'esperto
"Il numero dei lampi è determinante", ha spiegato l'esperto di aviazione Miles O'Brien alla Cnn. "Se ne è stato rilevato uno solo, questo in qualche modo potrebbe allontanare l’ipotesi del lancio di un missile e portare all'idea di un'esplosione a bordo dell'aereo", ha aggiunto.
Il presidente egiziano: la rivendicazione Isis è propaganda
Il presidente egiziano Abdul Fattah al Sisi ha comunque escluso l'ipotesi dell'abbattimento da parte dell'Isis, bollando la rivendicazione come "propaganda". Il capo dello Stato egiziano ha spiegato alla Bbc che è troppo presto per dire con certezza quali sono state le cause del disastro aereo ed ha invitato a non saltare a conclusioni affrettate: "Tutti coloro che sono interessati alla vicenda saranno ben accolti a partecipare all'indagine", ha aggiunto.
Fonte all'agenzia Interfax: nessun segno di impatto esterno
L'ipotesi del missile sembrerebbe esclusa anche da quanto riportato da una fonte "a conoscenza della situazione" citata dall'agenzia russa Interfax. Stando alle prime analisi, ha affermato, "un esame iniziale degli elementi integri della superficie, incluso l'impennaggio della coda, non ha rivelato un impatto di fattori esterni".
"Situazione normale a bordo ma strani suoni"
La stessa fonte ha riferito che "le registrazioni delle conversazioni dell'equipaggio con i controllori del traffico aereo indicano che la situazione a bordo era normale quattro minuti prima che il velivolo sparisse dagli schermi dei radar". Inoltre, ha aggiunto, "nulla indica un qualche malfunzionamento a bordo" e "neanche l'equipaggio ne riferisce". Tuttavia, "nelle registrazioni, suoni non caratteristici di un volo normale precedono il momento della sparizione dagli schermi dei radar dell'aereo".
Un'altra fonte: possibile guasto
Secondo fonti della commissione internazionale che studia le scatole nere citate dal portale internet Al-Masri Al-Youm e riprese dalla Tass, la causa della sciagura potrebbe essere stato "un guasto dentro l'aereo che ha portato a un danneggiamento della parte destra dalla coda".
Compagnia in difficoltà economiche
Nel frattempo emerge che la società navigava in pessime acque. Kogalmavia, la compagnia proprietaria di Metrojet, non pagava lo stipendio ai piloti e a tutto lo staff da due mesi. La famiglia di Serghei Trykhackyov, copilota del volo 7K9268, lo stesso che poco prima di decollare chiamò la figlia per dire che “l'aereo lasciava molto a desiderare”, ha rivelato al britannico Daily Telegraph che l'ultima busta paga ricevuta a settembre era quella di luglio.