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MONDO

Indagini in corso

Aereo russo caduto, Obama: "Possibile che sia stata una bomba"

Il presidente degli Stati Uniti non esclude la tesi dell'attentato come spiegazione del disastro accaduto sul Sinai. Migliaia di turisti bloccati a Sharm dopo la sospensione dei voli. Easyjet riprende i collegamenti di rientro

Barack Obama (Getty Images)
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Washington "Credo ci sia la possibilità di una bomba a bordo dell'aereo precipitato nel Sinai e la stiamo valutando seriamente". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack
Obama, commentando per la prima volta l'incidente in un'intervista. Obama ha anche aggiunto che prima di fare annunci definitivi in merito gli Usa dedicheranno "molto tempo per determinare" esattamente "cosa abbia provocato lo schianto dell'aereo russo".

Il Cremlino invita alla prudenza
Il commento del presidente statunitense avvalora ulteriormente l'ipotesi dell'attentato. Le intelligence statunitense e britannica del resto erano state le prime a parlare di una valigia-bomba. Il Cremlino ha invece invitato alla prudenza: "Nessuna ipotesi è esclusa ma allo stesso tempo non ci sono le basi per accreditare una delle versioni come più o meno plausibile: lo può fare solo l'inchiesta", ha ribadito il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. L'ipotesi di una bomba, sostiene il Cremlino, è solo una congettura.

Turisti bloccati
Nel frattempo la decisione di molti paesi di sospendere precauzionalmente i voli da Sharm el-Sheikh ha messo in grosse difficoltà migliaia di turisti, rimasti bloccati nella località turistica egiziana sul Mar Rosso. La compagnia Easyjet, che aveva cancellato tutti i voli da Sharm el-Sheikh compresi quelli da Milano, ha annunciato la ripresa per far fronte alla situazione. Dieci complessivamente i voli previsti. I voli verso la località egiziana sono invece attualmente sospesi fino al 12 novembre. La Farnesina, attraverso il consolato onorario a Sharm el Sheikh e l'ambasciata d'Italia al Cairo, sta seguendo la vicenda degli italiani bloccati ed è in contatto con loro.

Enac: controlli aggiuntivi su voli da Sharm
L'Enac ha disposto che le compagnie aeree nazionali che hanno voli programmati in partenza da Sharm El Sheikh effettuino per proprio conto controlli di sicurezza aggiuntivi rispetto a quelli che vengono normalmente eseguiti presso l'Aeroporto di Sharm."Tali controlli - si legge nalla nota - verranno effettuati in via precauzionale e in attesa di indicazioni certe sulle cause che hanno determinato la sciagura del 31 ottobre avvenuta sulla penisola del Sinai". 

Colpo duro per il turismo
Per l'Egitto il sospetto che si sia trattato di un attacco dell'Isis è un altro brutto colpo al proprio turismo, che aveva lentamente ricominciato a crescere dopo i sanguinosi eventi e l'instabilità politica degli ultimi anni. Il presidente Abdel Fattah al Sisi, proprio oggi in visita a Downing Street, ha ricordato irritato, nella conferenza stampa congiunta con Cameron, che solo dieci mesi fa l'intelligence di Londra aveva promosso la sicurezza dell'aeroporto di Sharm. 

Le indagini
Le indagini intanto vanno avanti con l'esame delle scatole nere, anche se una delle due è stata "danneggiata". Sarà comunque possibile "decodificarla", assicura il capo dell'ente aeronautico russo, Aleksandr Neradko, aggiungendo che gli investigatori cercheranno eventuali "tracce di esplosivo" sul relitto, i bagagli e i corpi delle vittime. 
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