MONDO
L'Ue annuncia un miliardo di euro in aiuti
Afghanistan, G20 straordinario presieduto da Draghi
Per la Russia assenti Putin e Lavrov. Biden: "Impegno collettivo a sostegno della popolazione". Cina: "Rispettare sovranità e indipendenza di Kabul"
Il premier Draghi a Palazzo Chigi era in collegamento video con i rappresentanti di altri 19 Paesi. Alle potenze mondiali, il segretario generale dell'Onu Guterres ha rivolto un appello affinché sostengano l'economia afghana.
L'Ue annuncia un miliardo di euro in aiuti
La commissione europea annuncia la messa in campo di un miliardo di euro in aiuti alla popolazione afghana. "Dobbiamo fare tutto il possibile per evitare un grave collasso umanitario e socio-economico in Afghanistan. Dobbiamo farlo in fretta", ha sottolineato la presidente della commissione Ursula von der Leyen.
La situazione in Afghanistan, spiega la commissione, si sta deteriorando, ponendo centinaia di migliaia di afghani a rischio con l'inverno in arrivo. "Siamo stati chiari sulle nostre condizioni per qualsiasi impegno con le autorità afgane, compreso il rispetto dei diritti umani", ha spiegato von der Leyen. "Ma il popolo afghano non deve pagare il prezzo delle azioni dei talebani. Questo è il motivo per cui il pacchetto di sostegno afghano è per il popolo afghano e per i Paesi limitrofi che hanno fornito i primi aiuti", ha sottolineato.
Putin e Lavrov non partecipano
Il presidente russo Vladimir Putin non ha partecipato al vertice di emergenza del G20 sull'Afghanistan in videoconferenza, dati i suoi impegni per la giornata. Neppure il ministro degli Esteri Serghei Lavrov ha potuto prendervi parte, poiché in viaggio. Lo ha riferito il Cremlino sottolineando di aver avvertito gli organizzatori in anticipo.
Turchia: non possiamo continuare a accogliere afgani
"La Turchia non può permettersi un nuovo flusso di migranti dall'Afghanistan, ne sarebbero colpiti anche i Paesi europei": lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan nella riunione straordinaria del G20 sull'Afghanistan. Il presidente turco ha anche proposto di formare un gruppo di lavoro sulla migrazione presieduto da Ankara nell'ambito della prossima presidenza indonesiana del G20. "La migrazione è un problema globale", ha detto Erdogan augurandosi che "stabilità e sicurezza" vengano ristabilite in Afghanistan quanto prima ed esprimendo la volontà di "dare ai talebani la direzione affinché formino un governo inclusivo".
In Afghanistan la comunità internazionale deve "fronteggiare una nuova realtà politica". ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, lanciando un appello a "tenere aperti i canali di dialogo" con i talebani perché non ci si può permettere "il lusso di abbandonare un Paese reduce da 40 anni di guerra".
Biden: "Impegno collettivo a sostegno della popolazione"
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha concluso con il suo intervento l'incontro virtuale dei leader del G20 sull'Afghanistan, presieduto da Mario Draghi. Come informa una nota della Casa Bianca, "i leader hanno discusso della necessità fondamentale di mantenere un focus sulla lotta al terrorismo, anche contro le minacce dell'ISIS-K, e di garantire un passaggio sicuro per quei cittadini stranieri e partner afghani autorizzati che cercano di lasciare l'Afghanistan".
È stato inoltre "riaffermato l'impegno collettivo a fornire assistenza umanitaria direttamente al popolo afghano attraverso organizzazioni internazionali indipendenti e a promuovere i diritti umani fondamentali per tutti gli afghani, comprese donne, ragazze e membri di gruppi minoritari".
"Gli Stati Uniti - conclude la nota - rimangono impegnati a lavorare a stretto contatto con la comunità internazionale e ad utilizzare mezzi diplomatici, umanitari ed economici per affrontare la situazione in Afghanistan e sostenere il popolo afghano".
Cina: "Rispettare sovranità e indipendenza di Kabul"
Il G20 dovrebbe agire "sulla base del rispetto della sovranità, dell'indipendenza e dell'integrità territoriale dell'Afghanistan". Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, rappresentante speciale del presidente Xi Jinping per il G20 straordinario, ha detto che "imporre la propria ideologia agli altri", interferire negli affari interni di altri paesi o ricorrere all'intervento militare non porterà che a continui disordini e povertà.
Quattro i "suggerimenti" di Wang: aiuti contro la crisi umanitaria; percorso di sviluppo aperto e inclusivo; tolleranza zero sul terrorismo; consenso e sinergie tra vari meccanismi legati all'Afghanistan.
India: "Necessaria la lotta al terrorismo"
Il primo ministro indiano Narendra Modi ha sottolineato nel suo intervento al G20 virtuale sulla situazione umanitaria in Afghanistan la necessità di assicurare che il territorio afghano non diventi una fonte di radicalizzazione e terrorismo. Il premier ha poi voluto rimarcare, secondo quanto comunica il governo indiano su Twitter, l'importanza delle relazioni fra l'India e l'Afghanistan.
Spagna: "Insieme per mantenere i progressi"
"La Spagna è stata e sempre sarà con il popolo afghano. Tra tutti, dobbiamo lavorare perché i progressi raggiunti nel Paese non vadano perduti. Collaborazione e solidarietà internazionali sono chiave in questa tappa. Le nostre priorità sono chiare: assicurare assistenza umanitaria e rispetto dei diritti umani, soprattutto di donne e bambine, far avanzare gli sforzi d'evacuazione. Oggi arriverà in Spagna un secondo aereo con collaboratori afghani. Nessuno resterà indietro". Così il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, su Twitter dopo la riunione straordinaria del G20.
Regno Unito: "Impedire che torni a essere base per terrorismo"
"Impedire che l'Afghanistan torni ad essere una base per il terrorismo". E' uno dei punti evidenziati da Liz Truss nel suo intervento al G20 straordinario sull'Afghanistan presieduto dal premier italiano Mario Draghi, come riferito dalla stessa ministra degli Esteri britannica sul suo account Twitter.
"Ho parlato ai partner del G20 della necessità di rispondere collettivamente sull'Afghanistan" su altre due questioni, ha aggiunto Truss, evidenziando l'importanza di "preservare la stabilità regionale" e "proteggere i progressi nei diritti umani". "Siamo stati tutti d'accordo che dobbiamo giudicare i Talebani dalle loro azioni, non dalle parole", ha concluso.