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ECONOMIA

Nel 2015 e 2016. Debito elevato resta motivo preoccupazione

L'allarme dell'Eurogruppo sul debito dell'Italia. Renzi: "Nessuna manovra aggiuntiva"

L'Eurogruppo all'Italia: "Da novembre deficit peggiorato. Rischio di deviazione significativa anche con flessibilità". Padoan: "Positivo che Eurogruppo veda debito scendere nel 2016". Chiesti interventi anche a Spagna, Austria, Belgio

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Nessuna manovra aggiuntiva e' prevista sui conti pubblici italiani: lo ha assicurato, al termine del vertice Ue/Turchia, il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Commentando l'attesa per una lettera in cui oggi la Commissione potrebbe ricordare lo "scostamento significativo" dagli obiettivi di medio termine di pareggio strutturale, Renzi ha ricordato che "da quando ci siamo noi ci sono state solo manovre per diminuire le tasse, non per aumentarle". Citando il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, il premier ha sottolineato che "ogni volta che c'e' una lettera della Commissione sembra che ci sia chissa' quale dramma esistenziale", ma "andiamo avanti con determinazione", ha aggiunto. E, ha concluso, "quando l'opinione pubblica capira' che le richieste che vengono fatte puntualmente a tutti i paesi non sono dichiarazioni di guerra, sara' un fatto positivo".

Lo "scostamento significativo" segnalato dalla Commissione
Le parole di Renzi arrivano dopo che nella giornata di ieri l'Eurogruppo aveva sottolineato le criticità dei conti pubblici del nostro Paese, facendo prevedere che oggi da Bruxelles potrebbe arrivare una lettera indirizzata a Palazzo Chigi. L'Eurogruppo "nota che dalla valutazione di novembre sono state prese misure che aumentano il deficit, e c'è un rischio di significativa deviazione dall'aggiustamento verso l'obiettivo di medio termine": si legge nelle conclusioni della riunione. Il deficit strutturale si deteriora di 0,7% nel 2016, mentre dovrebbe migliorare di 0,1%, spiega l'Eurogruppo. "Il rischio di deviazione significativa rimane anche se venisse accordato il massimo potenziale di flessibilità". "Mentre riconosciamo che il rapporto debito/pil si è stabilizzato nel 2015 e comincia a scendere nel 2016, l'alto debito resta motivo di preoccupazione. In base alle previsioni d'inverno l'Italia non rispetterà la regola del debito nel 2015 e 2016": così l'Eurogruppo nelle conclusioni. "In questo contesto attendiamo in primavera la nuova valutazione" della Commissione e "accogliamo con favore l'impegno dell'Italia ad attuare le misure necessarie per assicurare che il bilancio 2016 sia in linea con le regole".



Padoan: "Positivo che Eurogruppo veda debito scendere nel 2016"
"E' molto positivo che l'Eurogruppo abbia preso atto di una dinamica che vede il debito pubblico stabilizzato già nel 2015 e in diminuzione a partire dal 2016": così il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan al termine della riunione. "Per quanto riguarda il bilancio 2016, attendiamo le valutazioni definitive che la Commissione ha annunciato per maggio. Il confronto con la Commissione è continuo e costruttivo", ha aggiunto. "Il nostro obiettivo è di continuare sulla strada che abbiamo imboccato da tempo: da un lato il sostegno alla creazione di occupazione attraverso investimenti e riforme che cambiano in modo strutturale le potenzialità del nostro Paese, dall'altro una gestione responsabile delle finanze pubbliche con l'obiettivo di ridurre progressivamente il debito".

Eurogruppo chiede interventi anche a Spagna, Austria, Belgio
L'Eurogruppo ha dedicato conclusioni a cinque Paesi a rischio di non rispetto delle regole, cioè Italia, Austria, Spagna, Portogallo, Lituania e Belgio. All'Austria, che ha una deviazione identica a quella italiana, viene riconosciuta la "spesa crescente per i migranti", che potrebbe portare la Commissione a riconoscerle la flessibilità richiesta e quindi ad evitare una "deviazione significativa". Anche il Belgio, come l'Italia, non rispetta la regola del debito nel 2015 e 2016, e invece di un aggiustamento di 1,2% , è arrivato allo 0,5%. La Commissione si pronuncerà a maggio anche su di lui. In Spagna invece a peggiorare è il deficit, balzato al 3,6% nelle previsioni del 2016. Inoltre, ancora non presenta un piano di bilancio aggiornato, come richiesto a novembre, e quindi anche per Madrid arriverà un nuovo giudizio in primavera. Infine anche dal Portogallo, a cui la Commisisone ha chiesto misure aggiuntive, si attende un'azione incisiva e verrà rivalutato a maggio.
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