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POLITICA

Verso il voto di domenica

Amministrative, Renzi: "Non basta perdere una regione, per cambiare segretario"

La chiusura della campagna elettorale a Firenze, per il premier Matteo Renzi con stoccate alle minoranza dem e all'ex Civati che in Liguria sostiene Luca Pastorino

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"Non si gioca sulla pelle del segretario del Pd. Se questo segretario non vi piace, lo cambieranno gli iscritti al Pd: il segretario non si cambia. Non basta perdere una regione per cambiare segretario".

ll premier e leader del Pd Matteo Renzi chiarisce la "portata" del voto di domenica. Il valore politico delle elezioni regionali al centro del suo intervento a Firenze per la chiusura della campagna elettorale del candidato governatore e presidente uscente Enrico Rossi.

"Qualcuno immaginava la scorsa estate di poter fare della Toscana una terra di scontro tra di noi, con mesi di discussione su candidato e linea politica; invece, tutto il Pd si riconosce nella candidatura di Enrico Rossi. Noi - aggiunge Renzi - in Toscana abbiamo dimostrato come si fa".

Dalla Toscana non manca di rivolgersi all'ex Pd Pippo Civati e al suo sostegno alla candidatura di Luca Pastorino a governatore della Liguria.  "Chi in Liguria ha tentato in questa fase di distruggere il Pd, sappia che non ce la farà e che noi siamo più forti di loro".

Parole che tuonano come ultimatum alla fronda di minoranza Pd e che quasi trascurano l'ultimatum del leader di Forza Italia che gli ha fatto sapere di considerare un 4 a 3 la premessa per le sue dimissioni da Palazzo Chigi. A Renzi interessa il fronte interno, dove tiene banco la questione degli impresentabili e il muso duro alla Presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi
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