MONDO
Il caso del giornalista dissidente
Anche un agente saudita addestrato in Italia coinvolto nel caso Khashoggi, rivela Wikileaks
Maher Abdulaziz Mutreb nel 2007 era un diplomatico assegnato all'ambasciata saudita di Londra. Sarebbe molto vicino al Principe ereditario Mohamed bin Salman e potrebbe aver svolto il ruolo di sua guardia del corpo: immagini lo ritraggono vicino al sovrano saudita nelle recenti visite in Francia, Spagna e Stati Uniti
Maher Abdulaziz Mutreb, questo il nome dell'uomo identificato da WikiLeaks, fu addestrato all'uso del software "Hacking Team". La mail pubblicata sul sito di Wikileks fu inviata il 26 gennaio del 2011 a Marco Bettini.
Il New York Times cita fonti diplomatiche che riferiscono che Mutreb nel 2007 era un diplomatico assegnato all'ambasciata saudita di Londra. Sarebbe molto vicino al Principe ereditario Mohamed bin Salman e potrebbe aver svolto il ruolo di sua guardia del corpo: immagini lo ritraggono vicino al sovrano saudita nelle recenti visite in Francia, Spagna e Stati Uniti.
Secondo il New York Times questo sarebbe un altro tassello decisivo che lega la figura dell'uomo forte di Riad al brutale delitto di Istanbul.
Alleged Saudi kill team member Maher (Mater) Mutreb appears in a list of Saudi officials being trained in Italy to use #HackingTeam spy software in 2011. His sending contact "albwardy" made many hacking requests on behalf of Saudi https://t.co/09qQBdmIM9 pic.twitter.com/wheJSFEbQx
— WikiLeaks (@wikileaks) 17 ottobre 2018
Tutti gli uomini del Principe
Diversi sospettati dalle autorità turche per la scomparsa del giornalista sono collegati al principe coronato Mohammed bin Salman. Lo sostiene il New York Times. Uno di questi è stato identificato come un uomo della sicurezza del principe: ha viaggiato con lui a Parigi, Madrid ed è stato fotografato mentre era di guarda durante le visite di Mohammed a Houston, Boston e alle Nazioni Unite quest'anno. Altri tre sospettati sono della squadra di sicurezza del principe mentre un quinto, sempre secondo il Nyt, lavora per il ministero degli Interni di Riad, in una posizioni di così alto livello "che può essere diretto solo da un'autorita' saudita di alto rango". Riad ha negato di aver ordinato l'uccisione del giornalista ma ha aspettato 13 giorni prima di consentire agli agenti turchi di perquisire il consolato di Istanbul dove Khashoggi è stato visto per l'ultima volta, mentre entrava nella struttura, lo scorso 2 ottobre.
Several suspects in the disappearance of Jamal Khashoggi have ties to the Saudi crown prince, undermining the theory that he was killed in a rogue operation https://t.co/UChiiDQM76
— The New York Times (@nytimes) 17 ottobre 2018
Anche Lagarde diserta la Davos del deserto
Intanto Il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, ha cancellato la sua visita in Arabia Saudita che era in calendario la prossima settimana per partecipare alla conferenza Future Investiment Initiative (Fii), conosciuta anche come la 'Davos del deserto', in calendario dal 23 al 25 ottobre. "Il programmato viaggio del direttore generale in Medio Oriente è stato posticipato", ha fatto sapere l'Fmi in una nota. La Lagarde si aggiunge così alla lunga lista di manager, organizzazioni e media, che hanno deciso di boicottare l'evento di Riad dopo la scomparsa e la presunta morte del giornalista saudita dissidente Jamal Khashoggi. Ankara ha accusato Riad di aver ordinato l'uccisione del giornalista che sarebbe stato trucidato e poi fatto a pazzi nel consolato saudita di Istanbul.