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ECONOMIA

Borsa

Apple, tonfo a Wall Street dopo i conti: vendite iPhone deludono

Per il numero uno Tim Cook, andamento iWatch "sopra le stime". Ma il titolo dell'azienda è precipitato di quasi il 7% nell'after-hours, mandando in fumo 66 miliardi di capitalizzazione. 

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(ap)
Utili sopra le stime per il nono trimestre consecutivo. Ricavi generati in Cina, Hong Kong e Taiwan più che raddoppiati in un anno. Performance dell'iWatch oltre le stime del gruppo. Eppure gli investitori hanno digerito male la trimestrale di Apple e ieri, dopo la chiusura di Wall Street, il titolo è precipitato di quasi il 7% nell'after-hours, mandando in fumo 66 miliardi di capitalizzazione.

A deludere sono state le vendite di iPhone, per quanto in rialzo. Nel secondo trimestre del 2015, Apple ha messo a segno utili pari a 10,7 miliardi di dollari, in rialzo del 38% rispetto ai 7,74 miliardi dello stesso periodo dell'anno prima. I profitti per azione sono passati a 1,85 dollari superando il consensus pari a 1,81 dollari. I ricavi sono arrivati a 49,61 miliardi, un +33% sui 12 mesi prima e oltre le attese degli analisti pari a 49,43 miliardi.

Gli iPhone venduti sono stati 47,53 milioni in quello che per il gruppo di Cupertino (California) è il terzo trimestre fiscale. Il dato è in rialzo del 35% rispetto a 12 mesi prima, ma sotto le previsioni per 49,4 milioni di unità. Gli iPhone restano comunque la principale fonte di ricavi di gruppo, avendone generati 31,368 miliardi, un +59% rispetto a un anno prima anche se in calo del 22% sul trimestre precedente.
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