MONDO
Antichità di Palmira sarebbero già in vendita a Londra
Archeologa libanese: "L'Isis distrugge i monumenti per nascondere traffico di reperti"
Roma
Oltre alla furia iconoclasta di Isis, dietro la distruzione dei monumenti pre-islamici ci sarebbe un astuto sistema per mascherare la vendita di opere prelevate da palazzi e templi prima che vengano fatti saltare in aria davanti alle telecamere. I terroristi prima deprederebbe i grandi complessi monumentali di tutto ciò che è di maggiore valore come statue, bassorilievi e mosaici, e poi girerebbero il video della distruzione per far perdere le tracce.
A sostenere questa tesi è l'archeologa franco-libanese, Joanne Farchack. "Le antichità di Palmira sono già in vendita a Londra - afferma - i reperti siriani e iracheni depredati da Isis sono già in Europa. Queste distruzioni nascondono una delle fonti di finanziamento di Isis. Pezzi inestimabili che complessivamente possono valere miliardi di dollari".
Secondo l'archeologa,a Palmira ci saranno altre distruzioni e più a lungo durerà lo scempio, più saliranno i prezzi dei reperti.
A sostenere questa tesi è l'archeologa franco-libanese, Joanne Farchack. "Le antichità di Palmira sono già in vendita a Londra - afferma - i reperti siriani e iracheni depredati da Isis sono già in Europa. Queste distruzioni nascondono una delle fonti di finanziamento di Isis. Pezzi inestimabili che complessivamente possono valere miliardi di dollari".
Secondo l'archeologa,a Palmira ci saranno altre distruzioni e più a lungo durerà lo scempio, più saliranno i prezzi dei reperti.