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ITALIA

Allarme fughe dai centri di accoglienza

Lampedusa, nave per la quarantena lascia il porto: stop agli imbarchi per forte vento

A bordo per ora circa 350 migranti sui 700 previsti. Il sindaco: "Numeri degli sbarchi più alti del 2011, chiedo lo stato di emergenza". Sarà diretta a Trapani e non più a Porto Empedocle come si era ipotizzato in un primo momento

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La nave per la quarantena Gnv Azzurra non imbarcherà altri migranti ospiti dell'hotspot di Lampedusa: a causa del forte vento si è dovuto interrompere le operazioni di imbarco e non ci sarà nessun nuovo attracco a Cala Pisana nella giornata di oggi. La nave si trova nelle acque antistanti l'isola, in attesa di conoscere verso quale approdo dirigersi, anche se sembra escluso quello di Porto Empedocle.

Sarà diretta a Trapani la nave  quarantena 'Gnv Azzurra' con a bordo circa 350 migranti dell'Hotspot, la nave tornerà a Lampedusa giovedì per proseguire con i trasbordo  fino allo svuotamento del centro d'accoglienza.

Sono più di 350 i migranti che questa mattina a Lampedusa sono saliti sulla "Azzurra", la nave adibita per la quarantena a Cala Pisana. Sull'imbarcazione dovevano salire 700 persone, ma le condizioni di mare grosso a causa del forte vento non hanno permesso il proseguimento delle operazioni.

L'imbarcazione era in rada, ma le condizioni meteorologiche hanno imposto la partenza per motivi di sicurezza: la nave è sulle coste siciliane, tra Porto Empedocle e Pozzallo.

L'"Azzurra", del gruppo Grandi navi veloci, era partita ieri sera da Porto Empedocle per il trasbordo dei migranti dell'hotspot dell'isola, per la quarantena. Da contrada Imbriacola - al collasso, visto che ieri si contavano oltre 1.000 persone dopo gli ultimi sbarchi - sono giunti i primi migranti, già saliti sulla nave che rimarrà in rada di fronte le Pelagie. Altri, muniti di mascherine, saliranno nelle prossime ore. A dirigere le operazioni personale sanitario e della Croce Rossa, che indossano le tute bianche anti Covid.

I migranti  imbarcati sulla nave quarantena sono tutti tunisini, con mascherine e zaini. Sotto il monitoraggio di polizia e carabinieri, sono saliti a gruppi di 10 e la Croce Rossa li ha dislocati nei vari ponti. I profughi giungeranno dall'hotspot fino a quando tutti i posti disponibili sulla nave non verranno riempiti.

Rallentano gli sbarchi
Il mare mosso e le forti raffiche che soffiano nel Canale di Sicilia hanno fermato per alcune ore anche gli sbarchi sull'isola. L'ultimo arrivo è di lunedì sera quando, dalla Libia, è giunto un barcone con decine di bambini e donne. Nel gruppo, anche una africana con convulsioni e un giovane uomo svenuto. 

A Lampedusa, stamattina, è arrivato l'assessore regionale alla sanità Ruggero Razza. "Sono qui - ha detto l'assessore - su espresso mandato del presidente Musumeci, per i lampedusani. Dobbiamo rimodulare tutto l'apparato sanitario dell'isola e costruire una struttura, un ospedale, che possa garantire i servizi necessari per gli isolani e per i turisti che scelgono questa magnifica isola come luogo dove passare le vacanze". Dopo avere visitato il poliambulatorio insieme all'ex capo della protezione Civile Guido Bertolaso, al direttore generale della protezione civile, Salvo Cocina e al sindaco Totò Martello, il gruppo operativo ha visitato i locali in cui verrà realizzata la struttura in cui verranno sottoposti a tampone i migranti sbarcati.

Riprendono i rimpatri
Per far fronte all'emergenza sbarchi, dal 10 agosto riprenderanno i voli charter per i rimpatri dei tunisini che sbarcano in Italia e che erano stati interrotti durante il lockdown. Lo ha fatto sapere il Viminale sottolineando che i voli rispetteranno quelli che sono gli accordi attualmente in vigore con il governo di Tunisi, vale a dire due aerei a settimana ognuno con un massimo di 40 persone a bordo, dunque un totale di 80 migranti a settimana.

Dalla Commissione Europea invece è stato comunicato che la lista di Paesi terzi sicuri per i rimpatri dei migranti,  invocata ieri dal ministro degli Esteri Di Maio, è un'opzione che "sarà certamente valutata" come parte del nuovo pacchetto sull'Asilo". 

Sindaco Lampedusa: "Numeri più alti del 2011, chiedo stato di emergenza"
"Situazione di emergenza nell'hotspot perché gli sbarchi sono talmente alti perché nel rapporto con i dati del 2011 i numeri sono più alti ora. Chiedo l'emergenza per semplificare le operazioni di gestione dei migranti". Così il sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello ad Agorà su Rai3. "Al momento ci sono 1300 persone in due strutture: nell'hotspot pieno siamo a 1100 persone - ha aggiunto - e poi ce ne sono altre 200 in una struttura messa a disposizione dalla chiesa perché nel centro di accoglienza non ci entravano più".

Al Cara di Caltanissetta 370 migranti
Sono in arrivo altri 370 migranti al Cara di Caltanissetta. Intanto il centro sta per svuotarsi con gli ultimi venti Migranti che oggi, dopo aver completato il periodo di quarantena, lasciano la struttura. "Hanno deciso - ha dichiarato il sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino - di mandare 80 uomini dell'esercito a protezione del Cara e due squadre della polizia. Sono sempre troppo pochi, cosi' non va. La struttura sarà evacuata come ho chiesto ma in attesa di altri arrivi. La mia città va tutelata, l'ho detto dinanzi alle più alte cariche dello Stato e lo ribadisco adesso. Sono decisioni superiori e' vero. Ma questo non ci limita per fortuna, nel dire che il Cara non può ospitare altri immigrati e che io da primo cittadino devo tutelare il benessere dei nisseni. Non ci possiamo permettere un altro esodo di massa".

Migranti fuggono dai centri
Intanto ieri ci sono state altre fughe da parte dei migranti che in cinque si sono allontanati dal centro di accoglienza di Bisconte a Messina, mentre altri tre si erano allontanati dal centro di accoglienza di Lampedusa e sono stati poi rintracciati dalla polizia. Dopo gli allontanamenti dei migranti "le forze dell'ordine sono riuscite a rintracciare, e qualcuno è tornato indietro spontaneamente, almeno la metà dei fuggitivi "- ha reso noto il sindaco di Porto Empedocle, Ida Carmina .  All'appello ne mancherebbero poco meno di 25. Polizia, carabinieri e guardia di finanza stanno continuando il rastrellamento del territorio circostante e i migranti rintracciati vengono riportati nella tenda della Protezione civile.

Prefettura Isernia chiede rinforzi al ministero dell'Interno
La Prefettura di Isernia ha richiesto rinforzi al Ministero dell'Interno, in aggiunta ai servizi svolti dalle Forze dell'Ordine, dopo la fuga di due tunisini da uno dei centri di accoglienza della città. Ieri -secondo una prima ricostruzione - una giovane donna è fuggita dal Pronto Soccorso dell'ospedale 'Veneziale' dove era stata accompagnata in seguito a un malore, mentre un altro giovane si è allontano dal centro di accoglienza e non è più rientrato. Le ricerche vanno avanti da molte ore e - secondo quanto si apprende - sarebbero concentrate solo in Molise. 

Alarm Phone, 27 chiedono aiuto in Sar maltese
Migranti a bordo di una imbarcazione in Sar maltese hanno contattato Alarm Phone per segnalare che si trovano in difficolta'- Si tratta, riferisce l'ong, di 27 persone "fuggite dalla Libia in cerca di un posto sicuro". "Il vento e le onde sono aumentati - ha aggiunto la ong in un tweet - e hanno perso l'orientamento. Ma ancora nessun soccorso in vista".

 
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