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ITALIA

"Le lacrime non bastano, nessun Paese a rischio zero"

Attacchi Parigi, Alfano: "Subito operativi 700 militari per Roma"

Il ministro dell'Interno al termine della riunione al Viminale del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocata dopo gli attentati di Parigi. Il presidente del COPASIR, Giacomo Stucchi: "In Italia non si può escludere niente, chi dice il contrario è un utopista". Enac innalza misure sicurezza in tutti gli aeroporti

Angelino Alfano
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Roma "A Roma l'allerta è massima: abbiamo reso immediatamente operativa la disponibilità di 700 militari per la Capitale". Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano al termine della riunione al Viminale del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocata dopo gli attentati di Parigi. Il ministro ha annunciato poi dei controlli maggiori in stazioni, aeroporti, alla frontiera con la Francia aggiungendo che il nostro sistema di sicurezza è stato rivisto e rivalidato. Per Alfano è quindi "necessario che si sappia che lo sforzo di prevenzione non è destinato ad eliminare con certezza il rischio, ma a ridurlo". Intanto, proprio nella Capitale sono stati intensificati i controlli ai siti francesi e obiettivi a rischio.

Allerta due in Italia
L'allerta nel nostro Paese - ha poi affermato - è stato elevato al secondo livello. Dall'inizio dell'anno "sono state 540 le perquisizioni finalizzate alla prevenzione del terrorismo dall'inizio del 2015. sono state 56.426 le persone controllate e 147 quelle indagate, 325 le persone espulse o respinte alla frontiera. sono stati 8.493 i veicoli controllati e 55 le espulsioni di estremisti, ancora stamattina un'altra si è verificata". 
 
Per il ministro "oggi è un giorno in cui ognuno di noi si sente francese e parigino ma è anche un giorno in cui le lacrime non bastano. Stiamo vivendo la drammatica storia di governi in lotta per la libertà minacciati da chi pretende di affermare l'esistenza di uno stato annientandone altri". Il ministro ha poi confermato di essere costantemente in contatto con il presidente del Consiglio Matteo Renzi e con il prefetto Alessandro Pansa, capo della Polizia. 

Rafforzate misure di sicurezza, basiliche e Vaticano sorvegliati speciali
La Questura di Roma ha deciso di potenziare le misure di sicurezza soprattutto per gli obiettivi ritenuti sensibili in particolare quelli francesi. Per le località a vocazione turistica, nell'area del Vaticano e nelle altre aree basilicali, è scattato un articolato piano di pattugliamento e controllo del territorio che vede in campo personale di tutte le forze di polizia.

Copasir: Italia non può dirsi esclusa da attentati
La minaccia terroristica, quindi, esiste e il nostro Paese non può dirsi escluso da possibili attentati. E "chi dice il contrario è un utopista", ha detto il presidente del Copasir, il comitato perlamentare sui servizi di sicurezza, Giacomo Stucchi, che ha annunciato che martedì ascolterà in audizione il sottosegretario con delega ai servizi di sicurezza, Marco Minniti. "Chi dice che l'Italia è al sicuro sbaglia e vive in un altro mondo. Quindi un appello: per i nostri servizi e per la sicurezza: "servono piu risorse per avere più strumenti, piu mezzi e piu uomini". La nostra intelligence lavora perché tutto ciò che è avvenuto a Parigi non accada nel nostro Paese mentre "il livello di attenzione è elevatissimo perché la minaccia è concreta". 

Enac innalza misure sicurezza in tutti gli aeroporti
E a causa della minaccia terroristica aumentano i livelli di sicurezza nei nostri aeroporti. L'Enac ha disposto già dalla notte scorsa, l'innalzamento delle misure di sicurezza in tutti gli aeroporti nazionali. "Informando che potrebbero essere più lunghi i tempi dedicati ai controlli e che potrebbero, pertanto, crearsi delle file, l`Enac invita i passeggeri in partenza dagli scali italiani a recarsi negli aeroporti in anticipo rispetto ai tempi normalmente previsti".

Espulso marocchino che inneggiava all'Isis
Che l'attenzione in Italia sia altissima lo testimonia anche l'espulsione, ieri, di un marocchino residente a Prato su decreto del ministro dell'Interno, a causa delle sue "posizioni particolarmente vicine all'ideologia jihadista", con proclami inneggianti all'Isis, secondo quanto spiegato dai carabinieri di Vaiano che hanno eseguito il provvedimento. L'uomo, Soufiane Kachani, 40 anni, sposato con un'italiana, due figli, si trovava in Italia dal 1998: non vi potrà rientrare prima di 10 anni.

 
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