POLITICA
Nuovo incontro la prossima settimana
Avviato il percorso di spending review. Cottarelli illustra il piano. La promessa: risultati a breve
A Palazzo Chigi si è tenuto il primo comitato interministeriale di revisione della spesa, dove il commissario straordinario Carlo Cottarelli ha spiegato le proposte per combattere gli sprechi. Pranzo al Quirinale per Renzi in vista degli incontri dell'Ue
Roma
Abbattere gli sprechi della spesa pubblica. E’ questo l’obiettivo che si è fissato il comitato interministeriale che si è riunito in mattinata a Palazzo Chigi su invito del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio. All'incontro con il commissario straordinario alla spending review Carlo Cottarelli hanno partecipato il Ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, il Ministro per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, il Ministro della Pubblica Amministrazione e Semplificazione Maria Anna Madia, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, il viceministro all'Economia Enrico Morando, il Sottosegretario dell'Interno Gianpiero Bocci.
Riguardo le linee e le proposte della "Spending Review" illustrate dal Commissario Cottarelli, il Comitato interministeriale ha iniziato un percorso analitico delle singole voci per costruire la revisione della spesa con risultati - promettono - a breve e nell'arco del triennio. Un nuovo incontro di lavoro si terrà la prossima settimana.
Renzi a Porta a Porta
E proprio di tagli ha parlato ieri sera lo stesso presidente del Consiglio ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta. I tagli alla politica ci saranno, ha spiegato: a partire dalla "chiusura" del Senato elettivo, vendita on line delle auto blu, "simboli del potere", 500 milioni dalla riduzione degli stipendi dei manager pubblici, che guadagnano più del "presidente della Repubblica", 2,5 miliardi dall'innalzamento delle rendite finanziarie, bot esclusi, dal 20 al 26 "come in Europa".
A Palazzo Chigi si è riunito anche il Consiglio dei ministri. All'odg, tra l'altro, il decreto legge con "disposizioni urgenti in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope" e sui "medicinali meno onerosi da parte del Servizio sanitario nazionale" con la proposta di nuove norme sull'uso 'off label' dei farmaci.
Agenda, quindi, fittissima di impegni per il presidente del Consiglio che domani in tarda mattinata sarà in visita ufficiale a Parigi dal presidente francese Francois Hollande. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto in mattinata al Quirinale Renzi e diversi ministri. Nel corso dell'incontro sono stati affrontati i principali temi del prossimo Consiglio Europeo di Bruxelles del 20 e 21 marzo.
"Soldi a maggio o sono un buffone"
Ieri sera Renzi ha assicurato un aumento di circa 85 euro in busta paga a partire da maggio per i lavoratori dipendenti che guadagnano fino a 25mila euro lordi all’anno. "Soldi a maggio o sono un buffone", ha ribadito il capo del governo. Sempre in tema di fisco, il presidente del Consiglio ha escluso l'introduzione di una "patrimoniale" e chiarito che "chi guadagna 2000-3000 euro di pensione sarà escluso da un contributo. “Chi sostiene che i pensionati pagheranno la manovra sbaglia, per i pensionati non cambia niente".
In merito alla durata del governo, il premier ha detto che si tornerà a votare nel 2018: “Sono convinto – ha spiegato - che questa classe politica in Parlamento ha l'ultima chance per dimostrare che può fare le cose". "Chiederemo all'Europa di cambiare le regole" Poi l’annuncio: "Dopo aver fatto le riforme, chiederemo all'Europa di cambiare le regole".
Affrontati anche i temi europei
"Facciamo le riforme per far muovere l'Italia e non per commuovere la Merkel. Le riforme le facciamo noi, cosa l'Italia deve fare gli italiani lo sanno fare benissimo ma non vi stupite se vi diciamo all'Europa di cambiare le regole". Quanto alle raccomandazione della Banca Centrale Europea - che invita il nostro Paese "a fare di più per ridurre il debito" - Renzi afferma che si tratta di "un'avvertenza condivisibile, ma lo statement risale al due marzo".
Riguardo le linee e le proposte della "Spending Review" illustrate dal Commissario Cottarelli, il Comitato interministeriale ha iniziato un percorso analitico delle singole voci per costruire la revisione della spesa con risultati - promettono - a breve e nell'arco del triennio. Un nuovo incontro di lavoro si terrà la prossima settimana.
Renzi a Porta a Porta
E proprio di tagli ha parlato ieri sera lo stesso presidente del Consiglio ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta. I tagli alla politica ci saranno, ha spiegato: a partire dalla "chiusura" del Senato elettivo, vendita on line delle auto blu, "simboli del potere", 500 milioni dalla riduzione degli stipendi dei manager pubblici, che guadagnano più del "presidente della Repubblica", 2,5 miliardi dall'innalzamento delle rendite finanziarie, bot esclusi, dal 20 al 26 "come in Europa".
A Palazzo Chigi si è riunito anche il Consiglio dei ministri. All'odg, tra l'altro, il decreto legge con "disposizioni urgenti in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope" e sui "medicinali meno onerosi da parte del Servizio sanitario nazionale" con la proposta di nuove norme sull'uso 'off label' dei farmaci.
Agenda, quindi, fittissima di impegni per il presidente del Consiglio che domani in tarda mattinata sarà in visita ufficiale a Parigi dal presidente francese Francois Hollande. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto in mattinata al Quirinale Renzi e diversi ministri. Nel corso dell'incontro sono stati affrontati i principali temi del prossimo Consiglio Europeo di Bruxelles del 20 e 21 marzo.
"Soldi a maggio o sono un buffone"
Ieri sera Renzi ha assicurato un aumento di circa 85 euro in busta paga a partire da maggio per i lavoratori dipendenti che guadagnano fino a 25mila euro lordi all’anno. "Soldi a maggio o sono un buffone", ha ribadito il capo del governo. Sempre in tema di fisco, il presidente del Consiglio ha escluso l'introduzione di una "patrimoniale" e chiarito che "chi guadagna 2000-3000 euro di pensione sarà escluso da un contributo. “Chi sostiene che i pensionati pagheranno la manovra sbaglia, per i pensionati non cambia niente".
In merito alla durata del governo, il premier ha detto che si tornerà a votare nel 2018: “Sono convinto – ha spiegato - che questa classe politica in Parlamento ha l'ultima chance per dimostrare che può fare le cose". "Chiederemo all'Europa di cambiare le regole" Poi l’annuncio: "Dopo aver fatto le riforme, chiederemo all'Europa di cambiare le regole".
Affrontati anche i temi europei
"Facciamo le riforme per far muovere l'Italia e non per commuovere la Merkel. Le riforme le facciamo noi, cosa l'Italia deve fare gli italiani lo sanno fare benissimo ma non vi stupite se vi diciamo all'Europa di cambiare le regole". Quanto alle raccomandazione della Banca Centrale Europea - che invita il nostro Paese "a fare di più per ridurre il debito" - Renzi afferma che si tratta di "un'avvertenza condivisibile, ma lo statement risale al due marzo".