POLITICA
Visita a Napoli
Bagnoli, Renzi: 'Bonifica in 36 mesi, finirà nel 2019'
Il governo mette 272 milioni per il rilancio di Bagnoli ha sottolineato il premier: "Noi li mettiamo, sono i denari che servono a Bagnoli per tornare in mano ai napoletani, a Napoli per essere capitale del Mezzogiorno e all'Italia di essere una nazione degna del futuro"
Il governo mette 272 milioni per il rilancio di Bagnoli ha poi sottolineato Renzi: "Noi li mettiamo, sono i denari che servono a Bagnoli per tornare in mano ai napoletani, a Napoli per essere capitale del Mezzogiorno e all'Italia di essere una nazione degna del futuro".
"Ci hanno raccontato che la classe politica italiana era incapace di prendere decisioni e rispettarle e Bagnoli dimostra che era vero. E' arrivato il tempo in cui una classe politica, caricandosi delle responsabilità e incurante degli insulti e delle minacce, ha deciso di decidere. E con un abbraccio a chi protesta, dico che il progetto lo porteremo avanti con primo interesse la salute dei cittadini. Con il sorriso e un saluto agli amici gufi ma sapendo che su questo ci giochiamo la faccia della politica" ha aggiunto il premier. "Tutti dicono che qualcosa è impossibile finché non arriva qualcuno che lo fa, come sulla riforma del Senato".
Il presidente del Consiglio ha dettato anche la tempistica della bonifica dell'area di Bagnoli, partendo dalla Conferenza dei Servizi che - assicura - durerà solo un mese, dal 14 aprile al 14 maggio. "Di solito prima si litigava, ora il 14 maggio si parte e il giorno dopo la fine della Conferenza dei Servizi, il 15 maggio - ha aggiunto - il commissario Nastasi chiederà appuntamento al procuratore per il dissequestro delle aree oggi sotto sequestro".
La procedura sarà trasparente, ha assicurato il premier, "verificabile costantemente su tutti gli strumenti di comunicazione, telematica e non, la gara sarà europea e la parola chiave è trasparenza con tempi certi" garantendo che chiameremo i napoletani a una grande campagna di ascolto, non intendiamo decidere in autonomia".
A conclusione della conferenza stampa, che si è tenuta dopo la cabina di regia su Bagnoli, Renzi ha sottolineato come "la parola Bagnoli va tenuta divisa dalla parola camorra. Sono due cose che non devono legarsi tra loro e il Governo farà di tutto perché ciò non accada". Infatti "per questo Invitalia - ha aggiunto il premier - ha stipulato un accordo con l' Anac".
Alla riunione della cabina di regia non ha partecipato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris che, dopo gli aut aut scambiati reciprocamente con il premier, ha mantenuto il punto e ha ulteriormente attaccato: "E' una torbida saldatura tra presunto interesse pubblico e ben individuato interesse privato. Questa è una grande battaglia democratica e Renzi la perderà, stia sereno. Non si metteranno le mani sulla città fino a quando ci sarà gente con mani pulite che difende la Costituzione". Napoli, ha aggiunto successivamente in un'intervista televisiva, "oggi ha vinto due a zero" perché "Renzi ha detto che finalmente farà la bonifica, che attendiamo da due anni, e perché il piano per Bagnoli prevede quello che noi chiediamo da tempo".