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ITALIA

Momenti di tensione

Napoli, tensione al corteo contro l'arrivo di Renzi: 11 agenti feriti

 Il più grave ha avuto una prognosi di dieci giorni. Il premier inizia la sua visita a Napoli dal carcere minorile

Corteo
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Napoli Un poliziotto con dieci giorni di prognosi e quattro punti di sutura ad una tibia, oltre a dieci agenti che sono stati medicati per escoriazioni e contusioni. È questo il bilancio tra il personale della Polizia di Stato degli scontri che si sono verificati sul Lungomare di Napoli tra le forze dell'ordine e i manifestanti che protestano contro il commissariamento di Bagnoli in occasione della visita del premier, Matteo Renzi.

Il corteo di protesta, partito alle 11 da piazza Dante, si è snodato senza alcun problema di ordine pubblico in alcune strade del centro della città, poi i manifestanti si sono suddivisi in almeno tre gruppi. Uno di questi ha raggiunto via Acton e poi piazza Vittoria dove si sono verificare le tensioni con le forze dell'ordine. Un fitto lancio di petardi e pietre che ha generato poi l'azione di un idrante della polizia.  Sul Lungomare si contano i danni, compreso lo smantellamento della pista ciclabile realizzata con spartitraffico in plastica.  

La prima tappa della visita del prermier: il carcere minorile
"Ho deciso di iniziare la mia visita a Napoli da Nisida, il carcere minorile di questa meravigliosa città. Un luogo magnifico, paesaggisticamente meraviglioso. Ma anche un luogo di dolore ovviamente". Lo scrive il premier Matteo Renzi su Facebook, dopo la visita all'istituto minorile.

"Le storie di questi ragazzi sono storie tragiche per le vittime di quei reati. Ma anche per il degrado che ha segnato quasi sempre le loro esistenze. Io credo che un Paese civile sia quello che prova a dare a questi minorenni una seconda possibilità. Formandoli, educandoli, strappandoli alla criminalità. Perché questo prevede la Costituzione. Perché questo è ciò che rende la giustizia una cosa seria, diversa dal giustizialismo che va tanto di moda", conclude il premier.

Renzi: "Bonifichiamo Bagnoli con buona pace di chi non alza dito"
Sempre su Facebook, Renzi ha scritto: "Bagnoli verrà bonificata con buona pace di chi non alza un dito. Bagnoli è un luogo incredibile, situato in uno dei posti più belli del mondo. Chiuso dal 1993 deve essere bonificato e restituito a Napoli e all'Italia. La politica da anni si rimpalla in modo meschino le responsabilità. Noi no. Non siamo come gli altri: noi abbiamo deciso di decidere. E oggi presentiamo il progetto di bonifica" ha scritto.

"Non date ascolto alle ricostruzioni farlocche - ha aggiunto - non c'è nessuna cementificazione, ma solo il rispetto rigoroso del piano regolatore di Vezio De Lucia. E non solo: eliminiamo la 'colmata'. Eliminiamo cioè il più grande scandalo ambientale, bonificando 230 ettari e rimuovendo due milioni di metri cubi tra colmata e mare di rifiuti lasciati per anni in condizioni atroci. Bonifichiamo le terre, bonifichiamo il mare: non ho esitazioni nel dire che stiamo procedendo alla più grande opera di recupero ambientale della storia italiana. Vale più di dieci abbattimenti di ecomostri. Con buona pace delle polemiche di chi per anni non ha mosso un dito". "Noi - ha concluso Renzi - siamo quelli che messi davanti alle responsabilità, non ci prendiamo paura. Abbiamo promesso di sbloccare l'Italia. E lo faremo, con umiltà e coraggio".
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