POLITICA
Dopo le elezioni amministrative
Ballottaggi, Calenda: Pd sta uscendo dalla storia, diamoci una mossa. E rilancia Fronte Repubblicano
Dopo il crollo del Pd parla anche il segretario Martina: "Con Carlo Calenda sono d'accordo sul lavoro di ripensamento complessivo, ma non sul superare il Pd. Tutte le proposte devono avere un perno centrale. Credo nella ricostruzione di un campo progressista con il Pd al centro"
Calenda: "È ora di darsi una mossa"
"E' ora di darsi una mossa". Carlo Calenda legge con preoccupazione il voto amministrativo e guarda a quello politico, ritenuto dall'ex ministro forse piu' vicino della scadenza naturale. L'obiettivo e' quello di un Fronte repubblicano che Calenda torna a rilanciare osservando che "le sconfitte ai ballottaggi, pesantissime anche da un punto di vista simbolico, danno l'idea di un centrosinistra che sta uscendo dalla storia dell'Italia mentre ne avremmo piu' bisogno".
Cambiare tutto, serve un Fronte repubblicano
"Andare avanti cosi' non si puo'. Dal 5 marzo abbiamo navigato a vista senza un progetto. Dobbiamo cambiare tutto: linguaggio, idee, persone e organizzazione", prosegue Calenda che, sempre su Facebook, propone di andare "oltre il Pd" e di aggregare "in un ampio Fronte Repubblicano tutte le forze politiche, civiche e associative che si vogliono impegnare per sostenere una proposta alternativa ai partiti che fanno parte di questo Governo"."Occorre partire subito. Le elezioni politiche potrebbero non essere cosi' lontane", ammonisce.
A settembre costituente antisovranista
"Va preparata per settembre una grande costituente anti sovranista e su questa costituente va mobilitato il Paese superando il Pd". Lo ha detto a Radio Radicale l'ex ministro Carlo Calenda. "Oggi il Pd ha un limite: non riesce pi ad aggregare, ha avuto un logoramento fortissimo derivante anche da una conflittualit interna enorme. Possiamo uscire dall'angolo se allarghiamo moltissimo, se mettiamo dentro movimenti civici, esperienze come quella di Pizzarotti o di Gori in Lombardia. Il Pd non lo può più fare e non più da solo".
Martina: "Cambiamento, non superamento"
"Con Carlo Calenda sono d'accordo sul lavoro di ripensamento complessivo, ma non sul superare il Pd. Tutte le proposte devono avere un perno centrale. Credo nella ricostruzione di un campo progressista con il Pd al centro". Lo dice Maurizio Martina, segretario reggente del Pd, a Circo Massimo su Radio Capital. "Faremo un'assemblea a luglio e decideremo il percorso- aggiunge-. Abbiamo tanto da cambiare, inutile negarlo. Primarie? Ci sono nel nostro statuto, sceglieremo il segretario con questo strumento che per me e' un valore".