ECONOMIA
Bankitalia: cala il debito a settembre, ma cresce nei primi nove mesi
L'emissione di titoli sopra la pari, il deprezzamento dell'euro e gli effetti della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione hanno complessivamente contenuto l'incremento del debito per 1,9 miliardi. Il debito continua Banca d'Italia, "è diminuito di 14,0 miliardi, quello delle Amministrazioni locali di 0,4 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato".
Comunque, aggiunge via Nazionale, "nei primi nove mesi dell'anno il debito pubblico è aumentato di 64,2 miliardi, riflettendo il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (57,9 miliardi) e l'aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (13,9 miliardi). Nel complesso, l'emissione di titoli sopra la pari, il deprezzamento dell'euro e gli effetti della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione hanno contenuto l'incremento del debito per 7,6 miliardi.
Sul fabbisogno dei primi nove mesi ha inciso per 4,7 miliardi il sostegno finanziario ai paesi dell'area dell'euro. Nel complesso, la quota di competenza italiana del sostegno
finanziario ai paesi dell'area dell'euro era pari alla fine dello scorso settembre a 60,3 miliardi.