Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Banca-Italia-Pnrr-rapporto-ERIT-economia-delle-regioni-italiane-imprese-famiglie-credito-smart-working-b8f85fb9-966e-403e-82db-25145e75d3d7.html | rainews/live/ | true
ECONOMIA

Banca d'Italia. PNRR, riforme e digitalizzazione chiave della crescita economica

Nel rapporto della Banca centrale: "L'economia delle regioni italiane. Dinamiche recenti e aspetti strutturali " si analizza la situazione dei consumi e dei redditi delle famiglie italiane nel 2021. Il credito alle famiglie torna ad espandersi a livelli pre-pandemia

Condividi
di Tiziana Di Giovannandrea Dall'analisi delle dinamiche congiunturali nel 2020 e nella prima parte del 2021 la condizione economica delle imprese appare in miglioramento, dovuto sopratutto al recupero dell'export. È quanto risulta dal rapporto "L'economia delle regioni italiane. Dinamiche recenti e aspetti strutturali' ", elaborato dalla Banca d'Italia e presentato alla stampa e pubblicato anche sul sito dell'istituto di Via Nazionale. Inoltre nel primo semestre del 2021, rispetto allo scorso anno, il tasso di natalità netto delle imprese italiane è cresciuto ovunque, in maniera più pronunciata nel Nord Ovest e nel Mezzogiorno. Il saldo netto tra imprese nate e cessate nel primo semestre dell'anno risulta in notevole recupero in tutte le macro aree. 

Lavoro: con pandemia Covid smart working soprattutto al Nord
La rapida espansione del lavoro da remoto a seguito dell'esplosione della pandemia di Covid-19 ha interessato tutte le aree del Paese. Il ricorso al lavoro da remoto è stato più frequente nel Centro Nord e ha interessato principalmente i lavoratori dipendenti. Questo è quanto emerge dal report della Banca d'Italia. 
Con stop blocco aumento moderato dei licenziamenti 
Il blocco dei licenziamenti per motivi economici ha protratto in misura relativamente maggiore i contratti a tempo indeterminato nel Mezzogiorno. Nelle settimane successive alla sua rimozione, i licenziamenti sono moderatamente aumentati, soprattutto nel Mezzogiorno. Ad agosto, il tasso di licenziamento è tornato su livelli contenuti in tutte le aree. È quanto emerge dal rapporto "L'economia delle regioni italiane. Dinamiche recenti e aspetti strutturali". Inoltre fino ad agosto si è registrata una crescita dell'occupazione con traino del settore turistico. Dal secondo trimestre del 2021 il numero degli addetti è cresciuto in tutte le macro aree dell'Italia. La ripresa della domanda di lavoro è proseguita fino ad agosto, trainata principalmente dal settore turistico soprattutto nel Mezzogiorno. L'andamento favorevole nei servizi ha sospinto la creazione di posizioni di lavoro per donne e giovani fino a 24 anni di età.

Efficacia Pnrr legata anche a digitalizzazione
Lo studio della Banca d'Italia, nel rapporto sulle economie regionali, contiene un riquadro focalizzato sul livello di digitalizzazione territoriale. L'efficacia dei singoli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza "dipenderà anche dalle condizioni di partenza dei territori" e "tra queste, il grado di digitalizzazione delle economie locali avrà un ruolo trasversale e determinante". L'istituzione di Via Nazionale rileva come la digitalizzazione sia "un fattore indispensabile per sostenere l'innovazione e la competitività del suo sistema produttivo e per promuovere le competenze e l'inclusione sociale".
Digitalizzazione è sotto media Ue, Sud in ritardo 
Nota dolente che emerge dal rapporto della Banca d'Italia è che: "I livelli di digitalizzazione delle macro aree italiane sono eterogenei e comunque inferiori alla media europea. Le regioni meridionali mostrano un forte ritardo, particolarmente marcato nelle competenze digitali". Tra le cinque diverse componenti dell'indice di digitalizzazione territoriale, solo quello che valuta la connettività, sia per la copertura delle reti sia per la diffusione tra le famiglie, è nel complesso simile sul territorio nazionale. L'uso di internet da parte dei cittadini è più elevato nella media delle regioni del Centro. L'integrazione delle tecnologie digitali nei processi produttivi delle imprese risulta migliore nelle regioni del Nord Ovest. Infine, la componente che valuta l'e-government raggiunge valori massimi nel Nord Est, sia nell'offerta di servizi pubblici digitali sia nell'utilizzo degli stessi da parte dei cittadini. 

Credito: a giugno frena incremento prestiti imprese, si arresta al Centro. Torna a espandersi a livelli pre-pandemia quello a famiglie  
Nei dodici mesi terminanti a giugno del 2021 l'incremento del credito alle imprese si è attenuato al Nord e, in misura meno pronunciata, nel Mezzogiorno si è invece arrestato al Centro. È quanto emerge dal rapporto 'L'economia delle regioni italiane. Dinamiche recenti e aspetti strutturali'.  Il credito alle famiglie, si legge ancora, è tornato a espandersi a tassi simili a quelli pre-pandemia in tutte le aree del Paese. 

Il rallentamento per le imprese, rileva nel rapporto la Banca d'Italia, ha seguito la forte espansione dei finanziamenti osservata nel 2020. A giugno del 2021 la crescita del credito nel Mezzogiorno è rimasta elevata soprattutto per le imprese dei servizi, al Centro sono aumentati solo i prestiti alle aziende manifatturiere e nel Nord i finanziamenti alle imprese della manifattura e dei servizi hanno continuato a salire, a fronte di una sostanziale stabilità di quelli alle aziende delle costruzioni. Quanto alle famiglie, l'espansione dei prestiti è stata sostenuta sia dai mutui, per il permanere di tassi contenuti nel confronto storico e per il miglioramento del clima di fiducia delle famiglie, sia dal credito al consumo, caratterizzato da un netto aumento dell'importo medio dei finanziamenti per l'acquisto di autoveicoli.

 
Condividi