ITALIA
Presidio davanti alla sede di Banca Etruria
Banche, ad Arezzo la protesta dei risparmiatori: "Ladri, ladri"
Pugni e urla davanti alla sede della Banca Etruria di Arezzo dove i piccoli risparmiatori che hanno perso tutto in seguito al salva-banche si sono ritrovati per manifestare. Diverse persone hanno cercato di entrare nell'edificio, ma sono state fermate dalle forze dell'ordine. Nelle stesse ore, si è svolta davanti al Csm l'audizione del procuratore di Arezzo Roberto Rossi, che indaga sull'istituto di credito e che dal 2013 è consulente dell'ufficio legislativo della presidenza del Consiglio. L'audizione odierna ha stabilito che non ci sono, allo stato, elementi che facciano emergere profili di "incompatibilità"
Balduzzi: non c'è un caso Rossi
"Da quello che abbiamo approfondito oggi non c'è un caso Rossi: c'è un magistrato che dà prova di imparzialità e indipendenza in un ambiente giudiziario come può essere quello di una città di provincia" ha sottolineato Balduzzi, "l'impressione che abbiamo avuto - ha aggiunto - non è quella di un rallentamento delle indagini, ma anzi di tempestività. Faremo comunque un approfondimento, lo riteniamo doveroso".
Ad Arezzo la protesta dei risparmiatori di fronte a Banca Etruria: "Ladri, ladri"
Pugni e urla davanti alla sede della Banca Etruria di Arezzo dove i piccoli risparmiatori che hanno perso tutto in seguito al salva-banche si sono ritrovati per manifestare. Al grido di 'ladri, ladri' e 'fuori' diverse persone hanno cercato di entrare nell'edificio ma sono state fermate dalle forze dell'ordine. Il presidio è stato organizzato dal comitato 'Vittime del salva-banche'. L'iniziativa è stata indetta, spiegano gli organizzatori in un volantino, per protestare contro "l'indolenza della Nuova Banca Etruria nel trovare una soluzione per le vittime di questa criminale manovra".
Fuori dalla sede della banca i risparmiatori spiegano di avere perso tutto e una di loro porta un cartello dove annuncia la "morte dei nostri risparmi" in data 23 novembre 2015, con la conseguente morte "della fiducia nelle banche", spiegando che "ne danno il triste annuncio i risparmatori di Banca Etruria". Sul cartello c'è anche una foto del premier Matteo Renzi.
Senato: urge veicolo per smaltire i crediti deteriorati
"La strada principale" per smaltire i crediti deteriorati che appesantiscono i bilanci delle banche e limitano la ripresa del credito e' quella di creare "un veicolo speciale cui conferire i crediti deteriorati 'ripulendo i bilanci' delle banche e restituendo ad esse un margine di manovra che oggi e' piuttosto ristretto". Lo scrive la commissione Finanze del Senato nel documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulle banche, sottolineando che "e' urgente l'adozione di tali misure". E "sarebbe strategico - si legge nel documento - affiancare alla cessione uno strumento di garanzia pubblica" che operi "da ultima istanza e con particolari cautele e caveat per evitare effetti di 'moral hazard' ", che "se ben delimitata e con le necessarie contromisure" non potra' essere valutata "come aiuto di Stato". Per la commissione, guidata dal democratico Mauro Maria Marino, "si tratta quindi di costituire un veicolo autonomo giuridicamente, cui vengano conferiti i crediti, in grado di remunerare a sua volta i cedenti con le risorse reperite attraverso l'emissione di titoli e al quale sarebbe garantita una percentuale di incassi, in caso di solvenza da parte dei debitori originari, da parte dello Stato o di un organismo come la Cassa depositi e prestiti, che potrebbe anche entrare nel capitale". Peraltro "affiancare a determinate categorie di crediti la garanzia pubblica, con l'assenso europeo" attenuerebbe "il rischio di una circolazione incontrollata e di produzione di cattivi titoli".
Codacons: si preparano cause
Il Codacons ha espresso pieno appoggio ai risparmiatori che oggi sono scesi in piazza ad Arezzo per protestare contro il decreto salva-banche e ha annunciato che a inizio 2016 partiranno le prime cause risarcitorie. L'associazione, riferisce una nota, ha programmato per i prossimi giorni nuove iniziative e altre mobilitazioni dei risparmiatori in varie città italiane, contro il salvataggio di Banca Marche, Banca Etruria, Carife e Carichieti. "Le nostre iniziative a tutela dei risparmiatori non si fermano però alle proteste di piazza - spiega il presidente Carlo Rienzi -. Stiamo infatti definendo le prime cause risarcitorie che partiranno a inizio 2016, attraverso le quali gli investitori che hanno visto azzerati i propri risparmi chiedono il rimborso integrale delle obbligazioni subordinate, vendute in modo truffaldino senza adeguate informazioni sui rischi e in mancanza di avvisi alla clientela circa lo stato di dissesto degli istituti emittenti". "Questo perché riteniamo che l'arbitrato voluto dal Governo non sia una strada percorribile, poiché non si possono dividere i risparmiatori in "buoni e cattivi", e gli indennizzi spettano indistintamente a tutti devono essere integrali - prosegue Rienzi -. Tuttavia quei risparmiatori che decideranno di partecipare all'arbitrato, per quanto sia uno strumento sbagliato e discriminatorio, devono essere pienamente tutelati: proprio per questo abbiamo chiesto la presenza di un rappresentante Codacons alla procedura".