ECONOMIA
Il dl entrerà in vigore il giorno stesso della pubblicazione prevista per domani
CdM approva decreto per il salvataggio di quattro banche medio-piccole
Il Consiglio dei Ministri approva il decreto legge per il salvataggio di CariFerrara, Banca Marche, Popolare dell'Etruria e CariChieti
Roma
Il decreto legge per il salvataggio di CariFerrara, Banca Marche, Popolare dell'Etruria e CariChieti ha ottenuto il via libera del Consiglio dei ministri. Il provvedimento, spiega la nota del Cdm, consente di dare continuità all'attività creditizia - e ai rapporti di lavoro - tutelando pienamente i correntisti.
Il decreto "non prevede alcuna forma di finanziamento o supporto pubblico alle banche in risoluzione o al Fondo nazionale di risoluzione", si legge nella nota del Cdm. Inoltre, "i provvedimenti di avvio alla risoluzione non prevedono il ricorso al bail in", ovvero al provvedimento secondo cui, a partire dal 1° gennaio 2016, il salvataggio delle banche in difficoltà dovrà avvenire anche con il supporto dei creditori della banca stessa.
Il decreto approvato, spiega la nota, ha un ambito estremamente circoscritto. Esso è volto unicamente a "costituire tempestivamente le nuove banche (banche-ponte) contemplate dai provvedimenti di avvio della risoluzione delle banche in questione"; in secondo luogo a "definire un quadro normativo certo sulle modalità con cui saranno raccolti i contributi da parte del settore bancario al Fondo di risoluzione nazionale successivamente all'integrale avvio del Meccanismo di risoluzione unico" e quindi a "definire le modalità per l'applicazione alle nuove banche della disciplina fiscale in materia di imposte differite attive già in vigore per tutti gli istituti di credito".-
Il commento della Commissione Ue
"Le decisioni della Commissione consentono l'uscita ordinata delle banche, riducendo al minimo l'uso dei fondi pubblici e le distorsioni della concorrenza derivanti dalle misure". Lo afferma la commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager, commentando l'ok Ue ai piani di risoluzione di Banca Marche, Banca Etruria, CariFe e CariChieti. "Cruciale - aggiunge la commissaria Ue - che siano azionisti e creditori subordinati a farsi carico dei costi e delle perdite dei fallimenti bancari piuttosto che i contribuenti. Accolgo inoltre la decisione dell'Italia di usare gli strumenti di risoluzione bancaria per la prima volta in Italia, in modo di far fronte alla situazione di queste banche dissestate preservando la stabilità finanziaria".
Inoltre, si è appreso che nasce un'unica bad bank per i crediti deteriorati dei 4 istituti. Secondo l'Ue "le misure comprendono anche un trasferimento di attivi deteriorati dalle banche ponte a una nuova società veicolo per la gestione degli attivi".
Bankitalia: quattro nuovi nomi
Si chiamano "Nuova Cariferrara", "Nuova Banca Etruria", "Nuova Banca Marche" e "Nuova Carichieti" le 4 banche ripulite dai crediti deterioriati che nascono a seguito del piano di salvataggio e risoluzione approvato oggi, secondo quanto informa la Banca d'Italia.
Il decreto "non prevede alcuna forma di finanziamento o supporto pubblico alle banche in risoluzione o al Fondo nazionale di risoluzione", si legge nella nota del Cdm. Inoltre, "i provvedimenti di avvio alla risoluzione non prevedono il ricorso al bail in", ovvero al provvedimento secondo cui, a partire dal 1° gennaio 2016, il salvataggio delle banche in difficoltà dovrà avvenire anche con il supporto dei creditori della banca stessa.
Il decreto approvato, spiega la nota, ha un ambito estremamente circoscritto. Esso è volto unicamente a "costituire tempestivamente le nuove banche (banche-ponte) contemplate dai provvedimenti di avvio della risoluzione delle banche in questione"; in secondo luogo a "definire un quadro normativo certo sulle modalità con cui saranno raccolti i contributi da parte del settore bancario al Fondo di risoluzione nazionale successivamente all'integrale avvio del Meccanismo di risoluzione unico" e quindi a "definire le modalità per l'applicazione alle nuove banche della disciplina fiscale in materia di imposte differite attive già in vigore per tutti gli istituti di credito".-
Il commento della Commissione Ue
"Le decisioni della Commissione consentono l'uscita ordinata delle banche, riducendo al minimo l'uso dei fondi pubblici e le distorsioni della concorrenza derivanti dalle misure". Lo afferma la commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager, commentando l'ok Ue ai piani di risoluzione di Banca Marche, Banca Etruria, CariFe e CariChieti. "Cruciale - aggiunge la commissaria Ue - che siano azionisti e creditori subordinati a farsi carico dei costi e delle perdite dei fallimenti bancari piuttosto che i contribuenti. Accolgo inoltre la decisione dell'Italia di usare gli strumenti di risoluzione bancaria per la prima volta in Italia, in modo di far fronte alla situazione di queste banche dissestate preservando la stabilità finanziaria".
Inoltre, si è appreso che nasce un'unica bad bank per i crediti deteriorati dei 4 istituti. Secondo l'Ue "le misure comprendono anche un trasferimento di attivi deteriorati dalle banche ponte a una nuova società veicolo per la gestione degli attivi".
Bankitalia: quattro nuovi nomi
Si chiamano "Nuova Cariferrara", "Nuova Banca Etruria", "Nuova Banca Marche" e "Nuova Carichieti" le 4 banche ripulite dai crediti deterioriati che nascono a seguito del piano di salvataggio e risoluzione approvato oggi, secondo quanto informa la Banca d'Italia.