Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Bangladesh-Sparatoria-e0117f51-fb32-460c-8bdd-8352175703e8.html | rainews/live/ | true
MONDO

Bangladesh, spari e ostaggi in bar in area diplomatica di Dacca

Un locale molto vicino all'ambasciata italiana, noto tra diplomatici. La farnesina conferma la presenza di italiani tra gli ostaggi. I morti sarebbero 5, 26 i feriti. L'Isis rivendica l'attentato e annuncia 24 morti e 40 feriti. Il primo ministro Renzi è rientrato a palazzo Chigi per seguire gli sviluppi

Condividi
In Bangladesh, un commando armato ha fatto irruzione in un ristorante in un lussuoso quartiere del centro, Gulshan, nella zona diplomatica della capitale Dacca. Nello scontro a fuoco tra uomini armati e le forze di sicurezza si sono sentite esplosioni.

Alcune persone, tra le quali stranieri, potrebbero essere rimaste intrappolate nell'area, scrive un quotidiano locale, The Daily Star. Per alcune fonti vi sarebbero 20 ostaggi. Un portale, bdnews24, aggiunge che un giornalista presente nell'area ha sentito almeno 50 colpi d'arma da fuoco. Anche un diplomatico, citato dalla stessa fonte, ha riferito di aver sentito colpi. La polizia ha circondato l'area.

Gli scontri sono cominciati quando almeno cinque uomini armati sono entrati in un ristorante frequentato da diplomatici e stranieri, l'Holey Artisan Bakery. Sul posto si sono radunate le 'teste di cuoio' delle forze di sicurezza locali. L'ambasciata americana ha chiesto ai connazionali con un Tweet di "ripararsi e seguire gli accadimenti" e anche il Dipartimento di Stato ha confermato che si tratta di una situazione con ostaggi.

Un panettiere italiano, che lavora nel locale, è riuscito a fuggire. Lo testimonia Sumon Reza, supervisore del locale anche lui fuggito dopo l'arrivo del commando armato, scrive il Dhaka Tribune. Il testimone ha riferito di aver visto due degli assalitori, presunti islamisti, apparentemente sotto i 30 anni, entrambi magri e con armi di piccolo calibro. "Due dei dipendenti sono stranieri - ha dichiarato - un panettiere, un italiano, è fuggito all'attacco, ma l'altro, un argentino, no". Secondo altre testimonianze, gli assalitori sarebbero almeno cinque e avrebbero gridato Allah Akbar.

L'Unità di crisi della Farnesina conferma che ci sono anche alcun italiani tra gli ostaggi intrappolati. Lo rende noto il ministero degli Esteri, precisando che segue da vicino gli accadimenti. 




 
Condividi