ECONOMIA
La riconferma
Bankitalia, Mattarella firma il decreto: Ignazio Visco confermato governatore
E' stata condivisa l'indicazione del premier Paolo Gentiloni su cui è stato acquisito anche il parere favorevole del Consiglio Superiore di Bankitalia
Durante la riunione lampo nella quale è stato dato il via libera al nome Visco, Graziano Delrio, Maria Elena Boschi, Luca Lotti e Maurizio Martina non erano presenti. I ministri Lotti e Martina erano assenti per impegni pregressi. Boschi e Del Rio perchè malati.
E' stato, dunque, il ministro Dario Franceschini a intervenire per dire: siamo in una situazione talmente complicata che propongo di accogliere la proposta del presidente senza aprire un dibattito. Ma al termine del Cdm, gli altri ministri del Pd (con Franceschini, anche Andrea Orlando, Anna Finocchiaro, Roberta Pinotti e Marco Minniti) si sono fermati a lungo a discutere tra loro ed è emerso un forte disappunto per la scelta dei ministri renziani- sia pure spiegata con ragioni diverse - di non partecipare alla riunione.
Ieri la lettera di Gentiloni a Bankitalia: un solo nome, Visco
Ieri il premier Paolo Gentiloni aveva inviato al Consiglio superiore di Bankitalia la lettera con la sua indicazione per il nuovo governatore. Un solo nome, quello di Ignazio Visco, che si è avviato dunque al secondo mandato. Un rinnovo nonostante le polemiche sollevate dalla mozione di sfiducia del Pd, con un Matteo Renzi ancora convinto: "Per me chi sbaglia paga, ma il nome che verrà dato avrà tutto il nostro rispetto".
La polemica
Alla fine la crisi interna al Pd è stata non sanata ma risolta alla meglio, con il premier Gentiloni e il capo di Stato Sergio Mattarella che hanno tenuto duro, nonostante il clamore suscitato dalla mozione parlamentare e dalle parole di Renzi. Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan l'ha ripetuto ancora mercoledì nel question time alla Camera che le decisioni del presidente del Consiglio "saranno basate sulle prerogative a lui attribuite dalla legge e ispirate esclusivamente al criterio di salvaguardia di autonomia dell'Istituto". Autonomia dalla politica in primis, dopo le 'pressioni' dal Pd condannate come un'ingerenza del partito di maggioranza in una scelta che non lo riguarda. Renzi incassa, ma non molla. "Rispetto la filiera istituzionale e il nome che oggi verrà dato avrà tutto il nostro rispetto. Ma in questi sei anni Bankitalia è stata un punto di debolezza e non di forza", ha detto a Radio Capital. "Io non dico che ha fatto finta di non vedere, dico che non ha funzionato. Per me chi sbaglia paga, se si ritiene che valga la pena confermare Ignazio Visco mi auguro che i prossimi sei anni siano migliori dei precedenti", ha osservato.
Critico anche Enrico Zanetti di Scelta civica: "La conferma rappresenta un fatto eccezionale che può dipendere da un giudizio eccezionalmente positivo. Se è questo il giudizio del Premier Gentiloni e dei suoi Ministri, se ne assumeranno la responsabilità davanti ai cittadini italiani insieme naturalmente ai loro partiti".
Danilo Toninelli del M5s vede l'inciucio tra i Dem: "La recita del poliziotto buono (Gentiloni) e di quello cattivo (Renzi) si chiude con la conferma di Visco. Sono dei fenomeni del bluff".
Intanto cresce l'attesa per l'audizione che il governatore terrà in commissione di inchiesta sulle banche, che dovrebbe essere calendarizzata dopo quella di Carmelo Barbagallo, capo del dipartimento per la vigilanza bancaria e finanziaria della Banca centrale italiana, già fissata per il 2 novembre.