ECONOMIA
La riconferma
Bankitalia, il Cdm designa Visco come Governatore
E' stata condivisa l'indicazione del premier Paolo Gentiloni su cui è stato acquisito anche il parere favorevole del Consiglio Superiore di Bankitalia
Al Consiglio dei ministri che ha dato il via libera alla conferma di Ignazio Visco governatore di Banca d'Italia erano assenti il ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina, quello dello Sport Luca Lotti e quello della Sanità Beatrice Lorenzin. Assente anche la sottosegretaria del Consiglio dei ministri, Maria Elena Boschi, che non era presenta nemmeno al pre-consiglio di ieri. È quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi.
Questa mattina, il Consiglio superiore della Banca d'Italia aveva dato il proprio parere favorevole e il sostegno alla conferma di Ignazio Visco a governatore. Il parere del Consiglio è necessario ma non vincolante prima della nomina con decreto da parte del presidente della Repubblica.
Ieri il premier Paolo Gentiloni ha inviato al Consiglio superiore di Bankitalia la lettera con la sua indicazione per il prossimo governatore. Un solo nome, quello di Ignazio Visco, che si avvia dunque al secondo mandato. Un rinnovo nonostante le polemiche sollevate dalla mozione di sfiducia del Pd, con Matteo Renzi che ancora ripete: "Per me chi sbaglia paga, ma il nome che verrà dato avrà tutto il nostro rispetto".
Il 31 ottobre Visco è atteso all'annuale giornata del risparmio, cui parteciperà anche il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan: sarà l'ultimo giorno del suo primo mandato e anche la prima uscita del secondo. Nessuna sorpresa, dunque. Alla fine la crisi interna al Pd è stata non sanata ma risolta alla meglio, con il premier Gentiloni e il capo di Stato Sergio Mattarella che hanno tenuto duro, nonostante il clamore suscitato dalla mozione parlamentare e dalle parole di Renzi. Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan l'ha ripetuto ancora mercoledì nel question time alla Camera che le decisioni del presidente del Consiglio "saranno basate sulle prerogative a lui attribuite dalla legge e ispirate esclusivamente al criterio di salvaguardia di autonomia dell'Istituto". Autonomia dalla politica in primis, dopo le 'pressioni' dal Pd condannate come un'ingerenza del partito di maggioranza in una scelta che non lo riguarda. Renzi incassa, ma non molla. "Rispetto la filiera istituzionale e il nome che oggi verrà dato avrà tutto il nostro rispetto. Ma in questi sei anni Bankitalia è stata un punto di debolezza e non di forza", ha detto a Radio Capital. "Io non dico che ha fatto finta di non vedere, dico che non ha funzionato. Per me chi sbaglia paga, se si ritiene che valga la pena confermare Ignazio Visco mi auguro che i prossimi sei anni siano migliori dei precedenti", ha osservato.
Critico anche Enrico Zanetti di Scelta civica: "La conferma rappresenta un fatto eccezionale che può dipendere da un giudizio eccezionalmente positivo. Se è questo il giudizio del Premier Gentiloni e dei suoi Ministri, se ne assumeranno la responsabilità davanti ai cittadini italiani insieme naturalmente ai loro partiti".
Danilo Toninelli del M5s vede l'inciucio tra i Dem: "La recita del poliziotto buono (Gentiloni) e di quello cattivo (Renzi) si chiude con la conferma di Visco. Sono dei fenomeni del bluff".
Intanto cresce l'attesa per l'audizione che il governatore terrà in commissione di inchiesta sulle banche, che dovrebbe essere calendarizzata dopo quella di Carmelo Barbagallo, capo del dipartimento per la vigilanza bancaria e finanziaria della Banca centrale italiana, già fissata per il 2 novembre.