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ECONOMIA

Aumentato ancora ad aprile

Debito pubblico, è record assoluto: per Bankitalia supera i 2.100 miliardi

Raggiunto il valore più alto di sempre. Diminuiscono del 2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno le entrate tributarie

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Record assoluto. Il debito delle Pubbliche Amministrazioni è aumentato di 26,2 miliardi, raggiungendo un nuovo massimo a 2.146,4 miliardi. Lo comunica
la Banca d'Italia nel Bollettino statistico 'Finanza pubblica, fabbisogno e
debito'.

L'incremento, spiegano da Via Nazionale, riflette per 11,3 miliardi il fabbisogno delle Pa e per 15,4 miliardi l'aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (che hanno raggiunto alla fine di aprile 77,4 miliardi; 42 ad aprile 2013); l'emissione di titoli sopra la pari, l'apprezzamento dell'euro e gli effetti della rivalutazione dei Btp indicizzati all'inflazione (Btpi) hanno complessivamente contenuto l'incremento del debito per 0,5 miliardi.

Il fabbisogno del mese di aprile ha risentito del versamento del contributo italiano al capitale dell'European Stability Mechanism (2,9 miliardi) e della quota di competenza dell'Italia dei prestiti erogati dall'European Financial Stability Facility (1,5 miliardi).

Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 26,1 miliardi, quello delle Amministrazioni locali di 0,2 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è diminuito di 0,1 miliardi. Nel complesso, conclude Bankitalia, dei primi 4 mesi dell'anno, il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche, al netto delle dismissioni, è stato pari a 41,1 miliardi, in riduzione rispetto al dato relativo allo stesso periodo del 2013 (48,4 miliardi). 

Diminuiscono invece le entrate tributarie. Contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari in aprile a 28,6 miliardi, in riduzione del 2% rispetto allo stesso mese del 2013. Nei primi quattro mesi dell'anno, le entrate sono cresciute dell'1,2% (1,4 miliardi); tenendo conto di una disomogeneità nella contabilizzazione di alcuni incassi, le entrate tributarie sarebbero rimaste sostanzialmente invariate rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
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