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MONDO

Intervista al Corsera del presidente della Commissione Ue

Barroso: l'Italia è stata vicina all'abisso, Merkel non c'entra

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"Molti pensano che la situazione italiana sia il risultato di qualcosa che ha combinato Angela Merkel, o l'Ue, o Lehman Brothers. L'ho sentito anche a Napoli, in un convegno. E questo è ridicolo. Chi ha creato il debito pubblico italiano? La signora Merkel?". Così il presidente uscente dell'Unione europea, José Manuel Barroso, in un'intervista al 'Corriere della Sera'.

E, ricordando il dramma della crisi greca, sottolinea: "Siamo stati molto vicini all'abisso anche con l'Italia. E con la Spagna e la Francia. L'Italia e la Francia erano sotto il severo scrutinio dei mercati  in momenti estremamente drammatici".

Barroso aggiunge: "Io ho lavorato per l'Europa con tutte le mie forze, e ora la vedo unita, aperta e pronta a diventare più forte dopo la crisi". E sul fronte delle raccomandazioni 'imposte' dalla Ue agli Stati membra osserva: "La Ue non ha imposto un bel niente e la Ue non è Bruxelles. Ma un'unione collettiva di governi". Pur ammettendo che "gli errori politici accadono e le leadership contano", il presidente uscente della Commissione Ue insiste: "Non può durare per sempre il vecchio concetto: europeizzazione del fallimento, nazionalizzazione dei successi. Spesso ottenuti perfino senza una maggioranza parlamentare".

E sul fronte italiano: "Aspetto di vedere nei dettagli il piano di stabilità fra poche ora", ha detto senza però rilasciare altri commenti se per non tornare a sottolineare che "il prezzo sociale pagato finora è troppo grande" e che "i sacrifici ci sono stati ma non è stata la Ue a causarli". E ora, conclude, "le forze dell'integrazione prevalgono su quelle della disintegrazione". 
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