ECONOMIA
"Si tratterebbe del 5° intervento in 7 anni"
Bankitalia: "Il taglio delle tasse sulla casa ha effetto se permanente"
Così il vice direttore generale dell'istituto Luigi Federico Signorini in un'audizione al Senato sulla Nota di aggiornamento al Def. Ieri Renzi all'Ue, che raccomanda di spostare il taglio delle tasse dal lavoro alla casa, ha risposto: "Quali tasse ridurre lo decidiamo noi"
Roma
L'eliminazione della tassa sulla prima casa avrà effetti solo se percepita come permanente. Non usa mezzi termini il vice direttore generale della Banca d'Italia, Luigi Federico Signorini, durante un'audizione al Senato sulla Nota di aggiornamento al Def. Il dirigente aggiunge che l'effetto della sua eliminazione "dipende dal suo impatto sull'efficienza del sistema della finanza locale e sui servizi erogati dagli enti locali, dal miglioramento del clima di fiducia nelle prospettive future dell'economia che potrebbe essere indotto dall'aumento della spesa delle famiglie".
Bankitalia non nasconde poi il fatto che le frequenti modifiche alla tassazione sugli immobili potrebbero avere suscitato, nei cittadini, un po' di smarrimento e di cautela anche nei consumi. "Le frequenti modifiche alla fiscalità immobiliare degli ultimi anni - afferma infatti il vice direttore generale Signorini - potrebbero indurre le famiglie a non reputare lo sgravio ora programmato come permanente, limitando significativamente gli effetti della misura sulle scelte di consumo". Signorini ha poi ricordato che si tratterebbe del quinto intervento negli ultimi sette anni.
Nel corso dell'audizione Signorini ha poi parlato del "disallineamento tra basi imponibili e valori di mercato, nella misura in cui le rendite catastali non sono aggiornate". Questo, osserva,"genera iniquità distributive". Una simulazione di Bankitalia, aggiunge il dirigente di Via Nazionale, "mostra poi che una rivalutazione delle rendite catastali renderebbe disponibili risorse che si potrebbero utilizzare per il ripristino di un sistema di detrazioni".
Renzi all'Ue sul taglio delle tasse: In Italia decidiamo noi cosa tassare
E proprio sul taglio delle tasse sulla casa è intervenuto ieri a New York il presidente del Consiglio Renzi rispondendo a una domanda sulle raccomandazioni Ue in materia di fisco. Il rapporto europeo consiglia al nostro Paese di spostare il taglio della tassazione dal lavoro alla casa. Il premier non ha usato giri di parole: in Italia, in materia di taglio delle tasse, decidiamo noi.
Bankitalia non nasconde poi il fatto che le frequenti modifiche alla tassazione sugli immobili potrebbero avere suscitato, nei cittadini, un po' di smarrimento e di cautela anche nei consumi. "Le frequenti modifiche alla fiscalità immobiliare degli ultimi anni - afferma infatti il vice direttore generale Signorini - potrebbero indurre le famiglie a non reputare lo sgravio ora programmato come permanente, limitando significativamente gli effetti della misura sulle scelte di consumo". Signorini ha poi ricordato che si tratterebbe del quinto intervento negli ultimi sette anni.
Nel corso dell'audizione Signorini ha poi parlato del "disallineamento tra basi imponibili e valori di mercato, nella misura in cui le rendite catastali non sono aggiornate". Questo, osserva,"genera iniquità distributive". Una simulazione di Bankitalia, aggiunge il dirigente di Via Nazionale, "mostra poi che una rivalutazione delle rendite catastali renderebbe disponibili risorse che si potrebbero utilizzare per il ripristino di un sistema di detrazioni".
Renzi all'Ue sul taglio delle tasse: In Italia decidiamo noi cosa tassare
E proprio sul taglio delle tasse sulla casa è intervenuto ieri a New York il presidente del Consiglio Renzi rispondendo a una domanda sulle raccomandazioni Ue in materia di fisco. Il rapporto europeo consiglia al nostro Paese di spostare il taglio della tassazione dal lavoro alla casa. Il premier non ha usato giri di parole: in Italia, in materia di taglio delle tasse, decidiamo noi.