ECONOMIA
L'Fmi solleva il nodo della sostenibilità delle pensioni
Bce: "Su Grecia intesa rapida o rischio contagio". Atene: "Accordo o ci saranno conseguenze"
Atene: se la Grecia non raggiungerà un accordo con i suoi creditori ci potrebbero essere ampie conseguenze per l'Unione europea, non solo finanziarie
E anche Atene sottolinea che, se la Grecia non raggiungerà un accordo con i suoi creditori ci potrebbero essere ampie conseguenze per l'Unione europea, non solo finanziarie.
Atene: puntiamo alla ristrutturazione del debito
L'intesa prevede, secondo il punto di vista di Atene "la ristrutturazione del debito". Così ha detto il ministro delle finanze Yanis Varoufakis parlando in Parlamento, secondo quanto riporta Bloomberg. La pressione dei creditori sulla revisione dell'Iva, ha aggiunto, è "asfissiante".
Fmi solleva nodo sostenibilità pensioni
Secondo fonti riportate dall'Ansa, il Fondo monetario internazionale starebbe sollevando obiezioni nel negoziato con la Grecia, facendo presente ad Atene e all'Europa che, in assenza di una ristrutturazione del debito, il Paese dovrebbe avere surplus primari "più ambiziosi" intervenendo più decisamente sulle pensioni.
Financial Stability Report della Bce: "Rischio contagio"
Il contagio della crisi greca è stato finora "limitato" ma in assenza di un accordo rapido i rischi di un impatto sui paesi vulnerabili dell'area euro potrebbero materializzarsi, si legge nel Financial Stability Report. "In assenza di un rapido accordo sulle necessità di riforme strutturali - spiega la Banca centrale europea - il rischio di un aggiustamento al rialzo dei premi sul rischio richiesti sui paesi dell'area euro vulnerabili potrebbero materializzarsi".
Per l'istituto di Francoforte, "la lunghezza e l'incertezza dei negoziati tra il nuovo governo greco e i suoi creditori hanno contribuito ad aumentare l'estrema volatilità nei mercati ellenici".
Bce: "In Ue rallentano sforzi su riforme e risanamento"
"La concreta attuazione delle riforme e degli impegni di risanamento appaiono in rallentamento e avanzano a ritmi diversi da Paese a Paese", scrive la Bce nel Rapporto sulla stabilità finanziaria, spiegando che "malgrado il generale miglioramento delle condizioni di bilancio nell'area dell'euro negli ultimi anni, i rischi sovrani restano elevati a fronte di processi di aggiustamento incompleti".
Per l'intera area, quindi, l'orientamento di bilancio "dovrebbe restare neutrale visto che manca un ulteriore rafforzamento degli sforzi di risanamento".
Invece, chiede la Bce, "nuovi progressi sul fronte del consolidamento di bilancio sono necessari per stabilizzare la sostenibilita' del debito pubblico nel lungo termine e ricreare 'cuscinetti' di bilancio".
I livelli di stress sul debito sovrano, continua la Bce, "sono rimasti relativamente favorevoli a fronte del programma allargato di acquisto di titoli" varato dalla Bce e il relativo indice di rischio sistemico sui mercati dei titoli governativi è "ben al di sotto dei massimi registrati durante la crisi del 2011-12".
L'indice, tuttavia, nasconde "divergenze sostanziali" tra i vari Paesi: in particolare, si sottolinea, "le attese di default sono aumentate nettamente in Grecia a causa dell'elevata incertezza politica".