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ECONOMIA

Lo rivela il bollettino mensile

Bce: la disoccupazione nell'Eurozona migliora ma resta alta

Il tasso di disoccupazione, secondo l'Eurotower, avrebbe superato il suo punto massimo. Nel bollettino, la Bce si dice inoltre unanime nel suo impegno a ricorrere anche a strumenti non convenzionali per far fronte ai rischi di un periodo troppo prolungato di bassa inflazione

foto archivio
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"Sebbene dai mercati del lavoro provengano i primi segnali di miglioramento, la disoccupazione resta elevata nell'area dell'euro, unitamente a una capacità produttiva inutilizzata nel complesso considerevole". È quanto si legge nel bollettino mensile di aprile della Banca Centrale Europea, in merito alla situazione occupazionale in Europa.
 
Il tasso di disoccupazione, precisa l'Eurotower, "sceso nell'ultimo trimestre del 2013 per la prima volta dal primo trimestre del 2011, è rimasto stabile all'11,9%  tra ottobre 2013 e febbraio 2014". Tuttavia, continua il bollettino, "tale recente periodo di stabilità cela una flessione nel numero di disoccupati, che suggerisce che il tasso di disoccupazione abbia superato il suo punto di massimo".
  
Previsto un prolungato periodo di bassa inflazione

La Bce conferma inoltre per l'Eurozona un periodo di prolungata bassa inflazione. "L'analisi economica - si legge nel bollettino - conferma l'aspettativa del Consiglio direttivo di un prolungato periodo di bassa inflazione seguito poi da un graduale andamento al rialzo dello Iapc (Indice armonizzato dei prezzi al consumo) verso livelli più prossimi al 2 per cento".
 
Bce pronta a misure straordinarie contro bassa inflazione

L’Eurotower "è unanime nel suo impegno a ricorrere anche a strumenti non convenzionali nell'ambito del suo mandato per far fronte con efficacia ai rischi di un periodo troppo prolungato di bassa inflazione". È quanto emerge dall'ultimo bollettino, nel quale l'istituto precisa che "in prospettiva, il Consiglio direttivo seguirà gli andamenti con molta attenzione e prenderà in considerazione tutti gli strumenti disponibili. Esso è fermamente determinato a mantenere un elevato grado di accomodamento della politica monetaria e a intervenire con prontezza, se necessario. Pertanto, non esclude un ulteriore allentamento della politica monetaria".
 
La Bce ribadisce poi "con fermezza che continua ad attendersi tassi di interesse di riferimento su livelli pari o inferiori a quelli attuali per un prolungato periodo di tempo. Tale aspettativa si fonda su prospettive di inflazione complessivamente contenute anche nel medio termine, tenuto conto della debolezza generalizzata dell'economia, del grado elevato di capacità inutilizzata e della modesta creazione di moneta e credito. Allo stesso tempo il Consiglio direttivo segue con attenzione gli andamenti nei mercati monetari".
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