POLITICA
Forza Italia
Berlusconi, avanti con il patto del Nazareno. E su Salvini: "E' il nostro goleador"
L'ex Cavaliere: "Solo uniti si vince". E, per evitare lo strappo con Fitto e altri parlamentari, l'ufficio di presidenza di Forza Italia viene esteso di un altro giorno
Secondo quanto viene riferito, Berlusconi si è anche scusato con i suoi per le incomprensioni e i malintesi che a volte ci sono stati. Mi scuso, avrebbe detto l'ex premier, se ho sbagliato qualcosa, ma mi sa in politica si possono anche commettere degli errori ma poi si deve mettere sul piatto della bilancia cosa è più importante. Possiamo anche avere degli attriti tra di noi, ha aggiunto, l'importante è andare avanti uniti e non far uscire le liti all'esterno.
"I patti sporchi si lavano in casa"
"Basta liti, se ci sono delle divergenze dobbiamo risolverle al nostro interno e non con affermazioni esterne", ha chiesto l'ex cavaliere che ha invitato gli azzurri a smetterla con le esternazioni contro il partito, perché fanno solo male e portano via voti.
Sul patto del Nazareno
Berlusconi assicura sulla solidità del Patto del Nazareno. Il patto del Nazareno non è rotto, ha detto, "perchè il patto non è tanto con Renzi, ma per il Paese che ha bisogno di modernizzarsi per diventare governabile".
Berlusconi e Salvini
"Lui è bravissimo ha un modo di parlare alla gente molto diretto però ha bisogno di avere dietro un centrocampo che funzioni. Io non ho ambizioni politiche ma voglio riportare la libertà nel mio Paese quindi mi va bene anche fare il regista dietro Salvini", ha affermato Berlusconi. "La Lega adesso si è trovata questo goleador che è Salvini, che credo voglia fare il vicepresidente del Milan". Poi corregge il tiro: "Voglio precisare che l'attaccante è il goleador, non significa essere capitano della squadra".
Il Colle
"Ho la profonda convinzione che sarei il migliore presidente della Repubblica, ma non se ne parla nemmeno, ma penso ad uno come me", ha continuato Berlusconi, che ha spiegato come il patto con Renzi "riguarda l'istituzione più importante del Presidente della Repubblica". "Credo non ci possa essere dissenso o contrapposizione su questo, va da sè che non si può andare verso una personalità ostile a una delle forze politiche, a noi, a Grillo o alla sinistra. Mi sembra una cosa naturale ed essenziale per il prosieguo del cammino del cambiamento delle regole. Immagino che questa cosa sia condivisa da Renzi. Se deve essere il garante di tutti gli italiani non deve avere un passato qualificato da una sola parte politica", ha spiegato.