Bersani: "Leali a Renzi. Per il Colle figura autonoma"

21 dicembre 2014"L'avvitamento tra crisi sociale e democratica c'è e il meccanismo democratico non è in grandissima salute. Dobbiamo cercare una figura della massima autorevolezza". L'ex segretario del Pd Pierluigi Bersani parla della successione a Napolitano e delinea il profilo di una personalità "che oltre a essere per bene deve anche essere una persona autonoma e fedele solo alla Costituzione. Non lavoriamo per soluzioni che abbiamo il carattere della partigianeria", dice, intervistato da Lucia Annunziata a In Mezz'ora. 

"Il Pd sia il pivot di questa partita"
Secondo Bersani, il "Pd deve essere il centro della partita per il Quirinale. Una vicenda sulla quale bisogna interloquire con tutti, da Grillo a Berlusconi". Per l'ex leader Pd, la caratteristica che può tenere insieme tutti su una candidatura condivisa è "l'autonomia". 

"Leali a Renzi"
L'ex ministro del governo Prodi ribadisce la propria lealtà al premier Renzi: "Lo dimostra il fatto che abbiamo sempre votato la fiducia e anche sulla legge di stabilità al Senato non abbiamo mai fatto mancare il numero legale fino alle sei del mattino". Poi, Bersani non rinuncia ad una precisazione: "Mi infastidisce che quelli che vogliono la lealtà chissà se sono sicuri di averla sempre praticata. Se non c'è sempre stata, si astengano".

Da qui, una richiesta di dialogo alla maggioranza del partito:"Renzi sa bene che tenere un Paese da soli è difficile, essere in due non è male".

Per quanto riguarda la legge elettorale, "L'Italicum sta migliorando, però bisogna chiarire che valore abbiano le preferenze, se poi, larga parte dei seggi finirà ai capolista".

Infine, sull'azione de governo: "ci sono cose buone e delle criticità. La crisi è lunga, colpisce di più gli strati deboli e c'è questo pezzo d'Italia che non si ritrova nelle priorità dell'esecutivo e per questo ci vuole pazienza a volte il governo è un po' impaziente".