MONDO
Alla guida del paese dal 2006
Bolivia al voto, Morales verso il terzo mandato
Ex coltivatore di coca, primo presidente di origine indios, Morales è molto amato; nei due mandati ha risanato l'economia e ha portato avanti politiche contro la povertà oltre ad aver riconosciuto l'autnomia dei popoli indigeni
Il leader del partito Movimento al Socialismo, che guida il paese dal 2006, è molto amato, tanto che, stadi, mercati, scuole e imprese statali sono stati ribattezzati con il suo nome. Ex coltivatore di coca, Morales è il primo presidente di origine indios in un paese in cui l'85% degli oltre 10 milioni di abitanti sono indigeni e nel 2009, sotto la sua presidenza, la nuova Costituzione ha riconosciuto, tra le altre cose, l'autonomia dei popoli indigeni della Bolivia e la nazionalizzazione delle risorse naturali del Paese. Morales è anche favorito da un'economia risanata, una povertà scesa durante i suoi mandati e la capacità di attrarre investitori stranieri.
Dal 2006 il boom dei prezzi delle materie prime ha aumentato di nove volte i proventi delle esportazioni nazionali e la Bolivia ha accumulato 15,5 miliardi di dollari di riserve internazionali. Morales ha utilizzato i proventi per creare sussidi per i bambini in età scolare e pensionati. Mezzo milione di persone è uscito dalla povertà. L'anno scorso il prodotto interno lordo è cresciuto del 6,8%, mentre per quest'anno si prevede una crescita economica del 5%, al di sopra del resto della regione.
Tra i progetti statali portati avanti, un satellite per le comunicazioni, un impianto di fertilizzanti e un nuovo sistema di funivia a La Paz. La sua ultima promessa è stata illuminare La Paz con l'energia nucleare.
Morales è dato vincitore in tutti i nove stati della Bolivia e se verrà rieletto rimarrà alla guida del paese fino al 2020. 15 anni da presidente.