ECONOMIA
Borse in forte calo per il rischio crisi in Cina, debole Wall Street
Ancora una giornata di passione per le borse europee, tramortite dall’ondata di vendite che questa mattina si è scatenata sulle principali piazze asiatiche dopo il tonfo si Shanghai – 7% e di Shenzen -8. La crisi si è allargata a Tokio che ha ceduto oltre due punti, e quindi sul Vecchio Continente. Milano perde il 2 e mezzo per cento in linea con Parigi e Londra mentre Francoforte lascia sul terreno circa il 3%, essendo la Germania l’economia più esposta sul versante orientale.
A complicare il quadro c’è il ribasso del petrolio, sceso a 33 dollari il barile, anche come conseguenza della revisione delle stime di crescita da parte della Banca Mondiale che per il 2016 corregge il tasso di sviluppo dell’economia mondiale dal +3,3% al 2,9%.
Sulla scia di questo nuovo scenario anche Wall Street ha aperto in flessione di circa un punto per il Dow Jones e del 2% per il Nasdaq.
L’euro incrocia il dollaro a 1,08 e 50.
A complicare il quadro c’è il ribasso del petrolio, sceso a 33 dollari il barile, anche come conseguenza della revisione delle stime di crescita da parte della Banca Mondiale che per il 2016 corregge il tasso di sviluppo dell’economia mondiale dal +3,3% al 2,9%.
Sulla scia di questo nuovo scenario anche Wall Street ha aperto in flessione di circa un punto per il Dow Jones e del 2% per il Nasdaq.
L’euro incrocia il dollaro a 1,08 e 50.
Aggiornamento delle ore 15.30