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POLITICA

Il ministro: Verdini? Se vinciamo elezioni governiamo da soli

Riforma della Costituzione, Boschi: se vince il no al referendum noi andiamo via, ci saranno altri

"Quello per le comunali non è un voto sul governo - sottolinea il ministro delle riforme - il voto sul governo sarà nel 2018, il voto sul programma del governo sarà a ottobre"

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Il referendum è una grande occasione di partecipazione per tutti i cittadini. E' una riforma di tutta la comunità dei cittadini, non del governo". Lo ha detto il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, ospite di Lucia Annunziata a 'In mezz'ora' parlando del referendum di ottobre sulle riforme costituzionali.

"Le riforme erano state già proposte dal governo Letta, ma si erano bloccate, il nostro governo nasce su mandato del presidente Napolitano per riprenderle, abbiamo chiesto la fiducia al Parlamento su questo programma di riforme. Come fa il Governo a non ritenere così importanti queste riforme?" prosegue.

"Se il referendum dovesse andare male ci saranno altri, noi non andremo avanti con il nostro progetto politico - spiega ancora la Boschi - Renzi manterrà la promessa di lasciare: "Sì, è una persona che quando dice una cosa la fa. Ha fatto un discorso molto serio: Renzi non ha personalizzato il referendum, anzi siamo i primi a dire che bisogna parlare nel merito: c'è chi vuole che nulla cambi, Di Maio e Salvini, e noi che vogliamo cambiare. Quando proponi un cambiamento così radicale ai cittadini, se i cittadini non condividono questo progetto come facciamo a non prenderne atto e a essere coerenti e seri?"

Alla domanda su l'Anpi, la Boschi replica all'Annunziata: "Come direzione nazionale ha preso una posizione. Poi ci sono tanti partigiani veri, quelli che hanno combattuto, non quelli delle generazioni successive, che voteranno sì alle riforma. Quindi dentro l'Anpi ci sono diverse anime". 

Sulla legge elettorale il ministro sottolinea: "funziona, evita gli inciuci e garantisce la stabilità ed evita che ci siano i governi tecnici, balneari". Sul M5S, sottolinea: "la legge sui partiti non la vuole. La Raggi ha detto che in caso di vittoria si dimette se la Casaleggio Associati glielo chiede. Il modello del MoVimento 5 Stelle, messo alla prova del governo delle città, ha seri problemi. E poi c'è un problema di democrazia interna. Hanno deciso chi deve succedere a Casaleggio solo in base al cognome, non c'e' dibattito interno. Mi dispiace per chi ha votato per loro e gli ha dato fiducia".

Feriscono certe espressioni di donne in politica
"A volte vengono utilizzate delle immagini o delle espressioni nei confronti delle donne impegnate in politica, non solo su di me, che magari con un uomo non verrebbero utilizzate. Ma io sono corazzata. Mi ferisce in generale la concezione che si ha della donna - commenta Boschi - Vedere che il giorno dell'approvazione della legge elettorale i
commenti erano su come ero vestita non era il massimo per i cittadini, che non sono interessati a questo", ha proseguito.

Verdini? Se vinciamo elezioni governiamo da soli
Verdini "può non esserci solo se otteniamo un risultato netto alle elezioni. Con Bersani il Pd ha preso il 25% e abbiamo dovuto fare delle alleanze. Se vinciamo le elezioni governiamo da soli", spiega il ministro.

Comunque, ha sottolineato, "Verdini, quando votava la fiducia a Letta non aveva tutte queste implicazioni sui media". Quanto all'alleanza con Verdini alle comunali di Napoli, la Boschi ha rilevato che "le alleanze vengono fatte a livello locale, in alcune città Ala è alleato nostro in altre no. Sceglieranno i cittadini di Napoli".

Comunali: non sono voto sul governo
Quello per le comunali "non è un voto sul governo" - ribadisce il ministro delle riforme - "il voto sul governo  sarà nel 2018, il voto sul programma del governo sarà a ottobre".
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