MONDO
L'opposizione nella tempesta
Brexit, il leader laburista Corbyn sfiduciato dalla maggioranza dei deputati
Lui: non mi dimetto
172 parlamentari votano contro Corbyn solo 40 a favore
Su 242 votanti, Jeremy Corbyn è stato sfiduciato da 172 deputati laburisti ed ha raccolto solo 40 voti a suo favore. Dopo la sconfitta della linea del Labour Party nel referendum sulla Brexit e le dimissioni di ben 20 ministri ombra laburisti, il voto dei parlamentari è un nuovo colpo alla credibilità del segretario del maggiore partito di opposizione.
Molti parlamentari pensano che in autunno si andrà a elezioni anticipate
Gli oppositori di Corbyn nel partito pensano che a breve, dopo la formalizzazione delle dimissioni di David Cameron, si andrà a nuove elezioni e ritengono che Corbyn, fortemente connotato come esponente della sinistra del Labour party, non sia la persone adatta a guidare il partito verso le elezioni anticipate.
Corbyn non intende dimettersi da leader del Labour
Corbyn ha già affermato che non si dimetterà e non considera il voto dei parlamentari un voto di sfiducia perché, l’elezione del segretario è una prerogativa degli iscritti al Labour party, e non dei deputati.
Secondo i suoi supporter, anche se si dovesse andare ad un nuovo voto sulla leadrship tra gli iscritti del partito, Corbyn sarebbe intenzionato a ripresentare la sua candidatura.
Angela Eagle, Tom Watson e Yvette Cooper pronti a candidarsi contro Corbyn
Proprio il voto dei parlamentari potrebbe però portare a breve alla formalizzazione del nome di uno o più sfidanti che potrebbero cercare di prendere le redini del partito in un momento particolarmente critico.
Tra i nomi più quotati c’è quello di Angela Eagle, ex ministro ombra dell’economia, che si è dimessa negli scorsi giorni. Ma anche il vice segretario Tom Watson e la deputata Yvette Cooper sono considerati seri candidati alla successione di Corbyn.