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MONDO

Il divorzio Londra-Ue

Brexit, May: non ho altra scelta che rivolgermi all'opposizione

La premier britannica difende la scelta del negoziato con i laburisti: "Più tardiamo ad avere un'intesa, maggiore sarà il rischio che il Regno Unito resti nella Ue"

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Nel pieno dei negoziati con il Labour sul suo accordo di divorzio dall'Unione europea, Theresa May ammette per la prima volta che l'unico modo per farlo passare a Westminster è con l'aiuto del partito d'opposizione. In un comunicato la premier britannica ha dichiarato di "aver fatto tutto ciò che era in mio potere" per persuadere il suo partito e i nordirlandesi del Dup ma a questo punto "devo tentare un approccio diverso". "Non ho altra scelta che tendere la mano al resto del Parlamento", ha riconosciuto la primo ministro. 

"Vi sono diversi temi che ci trovano d'accordo, quali l'uscita dall'Unione europea con un buon accordo e la difesa dei posti di lavoro", ha affermato la premier britannica in una nota ufficiale. "Sono queste, le basi per arrivare a un compromesso in grado di ottenere una maggioranza in Parlamento, l'unica via per rendere concreta la Brexit", ha aggiunto, indicando di non  avere "altra opzione" che discutere con il capo del Labour, Jeremy Corbyn. "Più tardiamo ad avere un'intesa, maggiore sarà il rischio che il Regno Unito resti nell'Ue", ha sottolineato ancora May.

Secondo il Sunday Times, Downing Street è pronta a cedere alle richieste laburiste, e sta mettendo a punto un piano normativo per evitare a un nuovo primo ministro di revocare quanto deciso riguardo a una relazione commerciale significativa tra Londra e Bruxelles e di andare a una Brexit più dura. 
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