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Usa

Brutta tegola per Hillary Clinton, chiesta indagine penale per il caso delle e-mail

​Il Dipartimento non ha ancora deciso se aprirà un’indagine, mentre il portavoce della campagna elettorale non ha voluto rilasciare commenti

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di Maurizio Iorio Hillary Clinton rischia di vedere seriamente compromessa la sua candidatura a concorrere per le prossime primarie presidenziali, a causa del cosiddetto “e-mail gate”.

Due ispettori generali del governo hanno presentato al Dipartimento di Giustizia la richiesta di una indagine formale in sede penale sull’uso di un account e-mail privato dell’ex-Segretario di Stato per questioni di lavoro.

Lo rivela il New York Times, che spiega come i due ispettori abbiano chiesto di appurare se la Clinton abbia gestito in modo improprio informazioni riservate nel periodo in cui guidava il Dipartimento di Stato.

Secondo gli ispettori dello stesso Dipartimento e dell'Intelligence Usa l'account privato della Clinton conteneva "centinaia di potenziali email riservate", affermazione da lei smentita ripetutamente.

Non è però chiaro se le informazioni nelle e-mail siano state contrassegnate come segrete quando la Clinton ha inviate o ricevute.

L’ex-first lady ha ammesso di aver usato quell’indirizzo e-mail perché più comodo, ma i suoi avversari politici sostengono che l’abbia fatto per proteggersi dai controlli del Freedom of Information Act e dal Congresso.

Il caso è scoppiato a marzo, e a giugno il Dipartimento di Stato ha ammesso di non riuscire a trovare 15 mail relative all'attacco del 2012 al consolato americano a Bengasi in Libia.

Il Dipartimento non ha ancora deciso se aprirà un’indagine, mentre il portavoce della campagna elettorale non ha voluto rilasciare commenti.
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