SPORT
La 32a giornata di Serie A
Calcio, il Toro vince il derby della Mole
Il Chievo stoppa la Lazio all'Olimpico
TORINO-JUVENTUS 2-1
Granata in festa, tifosi in delirio e Ventura che riscrive la storia, regalando al Toro una stracittadina che mancava da venti, lunghissimi anni. Rimonta e 2-1 finale contro una Juve reduce dalla dispendiosa trasferta di Montecarlo ma che, nel secondo tempo, non è aiutata dalla dea bendata e prende ben tre legni. Niente di 'grave' in chiave scudetto: il +14 sulla Lazio rappresenta una voragine incolmabile. Gloria, ma anche tre punti pesantissimi per Glik e compagni che a quota 47 (a braccetto del Genoa) credono ancora fortemente in un piazzamento europeo, specie dopo il ko interno della Fiorentina.
A parte un'incursione di Matri che, ostacolato da Maksimovic, spedisce alto da pochi passi (12'), le uniche due emozioni dei primi 45' sono quelle dei gol. Ennesimo capolavoro su punizione di Pirlo (35'), pari granata di Darmian su assist di Quagliarella (45'). La ripresa si apre con un'altra magia balistica di Pirlo, sempre su calcio da fermo (52'): il regista bianconero però stavolta non ha fortuna e coglie il palo esterno. Ma il Toro è vivo, ci crede e al 57' sorpassa: splendida azione iniziata da El Kaddouri, proseguita da Darmian e conclusa da Quagliarella (13° gol stagionale) con un imparabile tocco sotto misura. La reazione dei bianconeri è veemente: due pali colpiti da Matri (76' e 81'), un'occasionissima per Vidal, un super intervento di Padelli su capocciata di Sturaro (83'). Il Toro resta in piedi e alla fine gode. Partita bellissima.
LAZIO-CHIEVO 1-1
La Lazio non capitalizza il favore interista di sabato sera (Roma ko a San Siro): solo 1-1 all'Olimpico con un tosto Chievo, ormai salvo e beato, il cui pari tiene ancora 'vivi' i giallorossi di Garcia in chiave Champions. Lazio seconda da sola, ma solo a +1 dai 'cugini'. Si va verso una volata da brividi (e con derby alla penultima giornata...). Chapeau alla formazione di Maran: primo tempo di contenimento, ripresa senza paura e colpo sfiorato. Missione salvezza ormai compiuta.
Avvio sotto il segno di Candreva: punizione potente ma appena larga, poi sinistro centrale bloccato dall'ex Bizzarri. Portiere gialloblù che al 31' compie un autentico miracolo fermando il tentativo ravvicinato ancora di Candreva, sempre minaccioso in fase offensiva. La randellata di Novaretti deviata in angolo da un super Bizzarri (42') precede, prima del rientro negli spogliatoi, il timbro d'autore firmato Klose (45') che si beve Dainelli in velocità, entra in area e la mette dentro con un morbido tocco sotto. Ripresa. Onazi si divora il raddoppio (57'), poi sussulto Chievo che si rende due volte pericoloso con Schelotto e Botta. Minuto 70: altro grande volo di Bizzarri, stavolta sul neo entrato Keita. Dal possibile raddoppio biancoceleste, ecco invece il pari ospite con Paloschi che estrae dal cilindro un destro incrociato di rara bellezza (76'): nulla da fare per Marchetti. All'88' Paloschi 'accarezza' il ribaltone: decisivo il tocco di Basta (palla in corner) sull'insidiosa conclusione dell'attaccante.
NAPOLI-SAMPDORIA 4-2
Napoli lanciatissimo alla rincorsa della Champions League. Il poker alla Sampdoria avvicina a soli due punti il terzo posto della Roma e tre il secondo della Lazio. Benitez sceglie Callejon-Gabbiadini-Insigne dietro Higuain. Per Mihajlovic il tridente è Eder-Okaka-Eto'o, con Soriano a centrocampo. Il Napoli si fa subito apprezzare con la sventola di Higuain (molto ispirato) contenuta da Viviano. Blucerchiati guardinghi, ma efficaci alla prima occasione: al 12' Eder scappa sulla destra e mette in mezzo per Okaka, Albiol entra in anticipo e trafigge il proprio portiere. I partenopei accusano il colpo e ripartono subito. Viviano chiude bene su Callejon, ma al 31' fa il patatrac: conclusione di Gabbiadini smorzata da un difensore, il portiere se la fa passare sotto le gambe. Passano appena tre minuti e il dialogo Gabbiadini-Higuain libera il 'Pipita' alla conclusione che vale il sorpasso.
All'inizio della ripresa (47') Insigne mette il lucchetto al match con un fendente da oltre venti metri. Per lui la liberazione definitiva dopo il rientro dal lungo infortunio. Risposta Samp con un colpo di testa di De Silvestri che sbatte su Henrique. Il manico del gioco resta saldamente in mano partenopea, con una superiorità imbarazzante nel possesso palla. Hamsik, entrato nella ripresa per Gabbiadini, serve a Higuain un'opportunità che termina di poco a lato. Poi (81') subisce lo sgambetto in area di De Silvestri e manda il 'Pipita' sul dischetto. Poker Napoli e 15° gol in campionato dell'argentino. Il Napoli ha un paio di clamorose occasioni in contropiede e le sciupa. Muriel si inventa un gol con una bordata incredibile dai 25 metri all'incrocio e rende appena meno amaro il tonfo dei blucerchiati.
FIORENTINA-CAGLIARI 1-3
Zeman, Zola, ancora Zeman e ora Festa. Il debutto in panchina dell'ex difensore rossoblù coincide con l'inaspettato blitz al Franchi che tiene il Cagliari in scia salvezza (-7 dall'Atalanta a 6 turni dalla fine): impresa difficile, ma non impossibile. Fiorentina 'scarica' dopo la conquista della semifinale di Europa League: sconfitta pericolosa in chiave sesto posto, visto che la squadra di Montella ha ora il fiato sul collo di Genoa e Torino (-2).
Partenza a tutto gas dei sardi, che colpiscono a freddo i viola (7'): Farias crea, il croato Cop anticipa tutti e timbra il vantaggio. Al 17' Cagliari vicino al raddoppio con l'attivissimo brasiliano Farias, il cui destro a giro è deviato provvidenzialmente da Tomovic. Il colpo di testa di Salah sull'esterno rete è il primo sussulto di una Fiorentina imprecisa e in evidente difficoltà sulle veloci ripartenze degli ospiti. Alla mezz'ora esatta, innescato da M'Poku, Cop sparacchia largo da posizione invitante sprecando una grande chance. Prova a farsi vedere Gilardino (33'): bella ma imprecisa la torsione aerea. Al 40' botta di Pizarro sulla cui traiettoria c'è però la testa di Diakitè. Nel recupero ci prova anche Diamanti: non va. Al 55', tutto solo, Gilardino spedisce centralmente nelle braccia di Brkic. Quattro giri di lancette e i sardi graffiano di nuovo: Farias scambia con Cop che entra in area, mette a sedere Savic e brucia Neto con un piatto incrociato (59'). A ruota lo stesso Cop fallisce incredibilmente la tripletta (64'). Al 74' il match, all'apparenza chiuso, si riaccende: tiro-cross di Vargas, Gilardino corregge in porta (74'). Il neo entrato Mario Gomez, all'84', si beve il possibile pari. In pieno recupero (92'), strepitoso coast-to-coast di Farias (il migliore in campo) e gol d'autore che fa scendere il sipario sulla sfida.
GENOA-CESENA 3-1
Subito palla-gol per i padroni di casa (13'), ma un super Agliardi nega il vantaggio a Falque. Gli ospiti provano a rispondere due volte, senza fortuna, con Carbonero. Ma i rossoblù fanno il match e vanno vicinissimi al vantaggio con Pavoletti, ancora Falque e Bertolacci. Ed è proprio il centrocampista a realizzare il meritato 1-0 di testa, saltando indisturbato al limite dell'area piccola (38'). Dopo un tiro di Djuric neutralizzato da Perin, il Genoa raddoppia: fallo netto di Nica su Perotti, è rigore, lo stesso argentino va sul dischetto e spiazza Agliardi. La ripresa si apre con il tris ligure siglato Pavoletti, che insacca su un cross di De Maio. Il match sembra in ghiacciaia ma il Cesena, al 69', riduce il passivo con una saetta di Carbonero dalla distanza. padroni di casa vicini al poker con Kucka, all'87' Perin nega a Defrel il possibile 3-2. Vittoria comunque senza macchia per il Genoa, sempre più in ballo per un piazzamento in Europa. Ancora al tappeto un Cesena troppo rinunciatario e destinato, salvo clamorose sorprese, a precipitare in serie B (Atalanta quartultima a +8).
VERONA-SASSUOLO 3-2
L'insidioso colpo di testa di Toni precede il rosso al portiere Rafael (18'): tocco di braccio fuori area su pallonetto di Sansone. Scaligeri in dieci ma l'inferiorità numerica non ferma la squadra di Mandorlini: al 30' è Juanito Gomez, servito in profondità da Sala, a firmare il vantaggio con un pallonetto in corsa. Vantaggio che però dura appena cinque minuti (35'), visto che gli ospiti tornano a galla grazie all'autorete di Moras che impatta male il pallone nel tentativo di anticipare Zaza. Il Verona si riporta avanti al 63' con il 16° squillo stagionale di Luca Toni, che realizza però in posizione sospetta. Ma il sempreverde centravanti ha ancora fame e al 71' dipinge un 3-1 da applausi, saltando due uomini e impallinando Consigli sul secondo palo. I neroverdi ci provano con Brighi (Benussi devia sul palo) e accorciano con Floro Flores che deposita in rete su perfetto invito di Missiroli (89'). Troppo tardi, però, per riaprire i giochi. Il Verona (a quota 39) archivia la questione-salvezza e stacca proprio il Sassuolo, fermo a 36 ma comunque tranquillo.
PARMA-PALERMO 1-0
Grande inizio dei padroni di casa. Coda centra una traversa clamorosa (21'), a ruota Gobbi viene messo giù in area da Rispoli (ingenuo) con conseguente rigore trasformato da Nocerino (23'). Rosanero frastornati, nel finale comunque Lazaar e Chochev potrebbero far male ma i loro tentativi non hanno fortuna. Fa poco il Palermo nella ripresa per 'rimediare' allo svantaggio: un tentativo di Belotti (bravo Mirante) e poco altro. Gialloblù all'89' ad un passo dal raddoppio con Belfodil. Terza vittoria nelle ultime cinque partite per Donadoni, che senza i 7 punti di penalizzazione sarebbe appaiato al Cesena. Campionato onorato alla grandissima.
Brutto epilogo di Atalanta-Empoli 2-2. Negli spogliatoi, l'argentino German Denis colpisce Tonelli con un violento pugno al naso. C'è chi parla di provocazioni, chi di agguato 'organizzato': di sicuro 'el Tanque' ha perso la testa e rischia ora una squalifica pesantissima.