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MONDO

Blitz di uomini armati

Camerun, rapiti due sacerdoti italiani e suora canadese. "Stanno bene", riferiscono dei testimoni

Due sacerdoti italiani di Vicenza sono stati rapiti venerdì notte insieme a una suora canadese. Si tratta di Giampaolo Marta e Gianantonio Allegri. I tre, stando a quanto riferito da altri due sacerdoti presenti nella zona, stanno bene

Giampaolo Marta e Gianantonio Allegri (dal sito della diocesi)
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Maroua (Camerun) Due sacerdoti italiani, Giampaolo Marta di Thiene e Gianantonio Allegri di Schio, e una suora canadese di 80 anni sono stati rapiti da uomini armati nella notte fra venerdì e sabato nel nord del Camerun, nella diocesi di Maroua. Lo rende noto una fonte della diocesi di Vicenza, cui i due religiosi appartengono, secondo la quale due gruppi di armati arrivati a bordo di auto hanno fatto irruzione intorno alle due di notte, ora locale, nelle case dei sacerdoti e delle suore, hanno messo a soqquadro tutto e hanno portato via i tre religiosi. 

"Don Marta e don Allegri sono stati portati via assieme alla suora da persone armate e non incappucciate. A quanto ci hanno detto dei testimoni stanotte nessuno è ferito. Stanno bene". A riferirlo sono don Maurizio Bolzon e don Leopoldo Rossi, gli altri due sacerdoti vicentini presenti nella diocesi di Moroua, in Camerun, raggiunti telefonicamente.

La Farnesina ha confermato il sequestro ed ha immediatamente attivato l'Unità di Crisi e l'ambasciata italiana a Yaoundè e chiesto il massimo riserbo per facilitarne il lavoro. "Sto seguendo personalmente la vicenda attraverso l'unità di crisi della Farnesina - ha detto il ministro Federica Mogherini -, dedichiamo alla questione la massima attenzione", ma "con il massimo riserbo" per non mettere a rischio il lavoro di queste ore. 

Tra le ipotesi non è escluso che i sequestratori possano essere terroristi islamici di Boko Haram, attivi nel nord della Nigeria, che avrebbero sconfinato in Camerun. Dinamica già verificatasi nel caso del prete francese Georges Vandenbeusch, rapito nella stessa regione nel novembre del 2013 e tenuto in prigionia in Nigeria prima di essere liberato tre mesi dopo.

Alcuni religiosi che operano nella zona nelle scorse settimane avevano ricevuto minacce e per questo era in programma oggi un incontro tra i sacerdoti per capire come proteggersi. E proprio Allegri, in una lettera scritta il 12 marzo scorso, evidenziava i pericoli.

La Diocesi di Vicenza è attiva a Maroua da oltre 25 anni. Don Giampaolo Marta è in Camerun da oltre sei anni, mentre don Gianantonio Allegri vi è tornato lo scorso ottobre dopo averlo lasciato nel 2002 a causa di problemi familiari.

Il vescovo di Vicenza, Monsignor Beniamino Pizziol, interpellato dall'Adnkronos, si è detto molto preoccupato e ha definito la situazione "complicata", invitando a "pregare per i confratelli rapiti".

"Siamo sconvolte. Ci hanno chiamato stanotte e dato notizia del rapimento dei due sacerdoti vicentini e di una suora canadese di 80 anni": c'è molta apprensione tra le suore della Divina Volontà, nella casa madre di Bassano del Grappa per le notizie giunte dal Camerun, dove la congregazione ha una casa a Maroua. Le religiose da anni operano a stretto contatto con i sacerdoti della diocesi di Vicenza impegnati nel nord dello stato africano. E proprio nella casa delle suore a Maroua sono andati a dormire la scorsa notte altri due sacerdoti vicentini, don Maurizio Bolzon e don Leopoldo Rossi, dopo che, pare, avevano ricevuto minacce. "Secondo da quanto ci hanno riferito, ma le notizie sono molto frammentarie - riferisce una suora della casa madre di Bassano - pare che la polizia locale nei giorni scorsi abbia trovato un arsenale d'armi e che i ribelli abbiano detto 've la facciamo pagare'. Da quanto sappiamo proprio oggi era previsto un incontro tra i sacerdoti per capire come proteggersi, ma stanotte è avvenuto quanto è avvenuto. Siamo sconvolte".
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