POLITICA
A Palermo il sindacato ricorda Salvatore Natale
Camusso: la ripresa al sud? Solo annunci. Qui non c'è lavoro
"Continua dall'alto una politica di austerità e una sottovalutazione delle necessità. Penso - sottolinea la leader della Cgil - ai dati sulla diminuzione degli iscritti alle università e delle difficoltà degli atenei del Mezzogiorno. E' proprio sugli elementi strutturali che non si è fatto nulla"
"Continua dall'alto una politica di austerità e una sottovalutazione delle necessità. Penso - prosegue - ai dati sulla diminuzione degli iscritti alle università e delle difficoltà degli atenei del Mezzogiorno. E' proprio sugli elementi strutturali che non si è fatto nulla, credo che sotto questo aspetto la Regione abbia in varie occasioni deluso. A questo si somma il fatto che diverse imprese tradizionali sono in difficoltà, come le nuove industrie, penso ai call center, si è nella morsa della incapacità di sostenere l'economia tradizionale e del non avere determinato quell'innovazione anche sul piano
dell'istruzione, in vista di una nuova fase di sviluppo".
Cgil commemora Salvatore Carnevale
Cgil commemora oggi il sindacalista Salvatore Carnevale, ucciso dalla mafia l'11 maggio del 1955. Questa mattina è stato piantato un albero in ricordo di Carnevale al Giardino della Memoria di Ciaculli su iniziativa di Unci e Anm, con la partecipazione dei familiari, del segretario nazionale Cgil Susanna Camusso, dei segretari provinciali e regionali di Cgil Cisl e Uil, dei segretari delle categorie della Cgil.
La giornata commemorativa è proseguita a Sciara dove nella chiesa madre di S.Anna, i ragazzi delle scuole si sono esibiti in delle performance, letto poesie e testi sulla vita del sindacalista, hanno dialogato con il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo e il segretario Cgil Susanna Camusso. La Cgil ha infine deposto una corona dove è stato ucciso Carnevale, al cippo in contrada Cozzi Secchi.
Al Giardino delle memoria ricordati coloro che sono morti per combattere la mafia
"Al Giardino della Memoria sono ricordati tutti coloro che hanno combattuto contro la mafia e perso la vita, anche i nostri sindacalisti uccisi. E' questa stessa - afferma il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo - l'impostazione che abbiamo deciso di dare al nostro calendario della memoria, per strappare dall'oblio tutti i nostri sindacalisti assassinati e far sì che la memoria di parte del movimento sindacale, che fu il primo movimento antimafia, diventi
memoria di tutti. Il nostro intento è condividere con la collettività l'eredità lasciata dal movimento sindacale, da quel movimento contadino e operaio che subì gravi perdite lottando a testa alta e a mani nude contro la mafia e il blocco sociale agrario mafioso costituito in quegli anni, che avanzava contro i contadini alla conquista delle terre".
"In questa direzione va anche l'iniziativa dell'amministrazione comunale di riconoscere - continua Campo - la memoria di tutti i cittadini che si sono spesi nella lotta alla mafia dedicando una strada ai sindacalisti Salvatore Carnevale e Placido Rizzotto e a Felicia Impastato, tre esempi concreti e brillanti dell'impegno contro Cosa Nostra".
Camusso su Almaviva: trattative con azienda non bastano, bisogna applicare norme
"E' inammissibile che un settore come quello dei call center non riceva le risposte necessarie. Da un lato quelle che riguardano la concorrenza leale del mercato, perchè il settore dei call center è uno di quelli più sottoposti a una logica del massimo ribasso e delle esternalizzazioni fuori dal Paese determinando in questo modo la concorrenza sleale. Ci aspettiamo che vengano applicate ed effettivamente attuate le norme esistenti". Lo ha detto il segretario generale della Cgil Susanna Camusso a margine della commemorazione di Salvatore Carnevale in merito alla vertenza Almaviva.
"Parimenti - ha continuato - continuiamo a chiedere che, a partire dalle grandi aziende partecipate pubbliche, non si facciano gare al massimo ribasso ma si rispettino i contratti di lavoro e le condizioni. Questa vicenda ci dice - ha aggiunto - che il tema degli ammortizzatori per settori come i call center va affrontato dando soluzioni di lungo periodo. La vertenza Almaviva come altre con altri call center indica che stiamo vivendo una stagione di trasformazione".
A chi chiedeva un commento sulla rottura delle trattative con l'azienda, Camusso ha risposto che "non c'è stata una rottura, ma un'ipotesi del governo che non aveva la concreta prospettiva di risolvere il problema ma lo rinviava soltanto di qualche tempo. Ed è stata respinta dai lavoratori. Questa è già una grande vertenza perchè riguarda tutto il gruppo articolato tra Palermo, Milano, Roma, Napoli. Siamo nella dimensione in cui una delle più grandi aziende di call center può stare dentro le normali regole oppure deve subire la logica delle delocalizzazioni e del massimo ribasso. Come sempre quando un settore intero è in difficoltà servono una politica industriale e investimenti. Non è una vertenza risolvibile solo nel rapporto con l'azienda".
Beni confiscati, ddl commisione antimafia innovativo
"A differenza che in passato, la Commissione Antimafia sta facendo un disegno di legge che presenta segnali di innovazione e di attenzione, perchè propone il tema del rapporto tra i beni confiscati, il loro utilizzo e un recupero sociale". Lo ha detto il segretario generale della Cgil. "Questo è un segno coerente con il grande movimento operaio contadino - ha continuato -, cioè di avere un'attenzione sociale sugli effetti che il controllo mafioso aveva contrastandolo innanzitutto su quel piano. A un lavoro nazionale di questo tipo corrisponde una fase di difficoltà del movimento di contrasto alla mafia, probabilmente anche perchè i passaggi successivi della differente penetrazione economica richiedono una rielaborazione".