ECONOMIA
Dati Istat su occupazione e lavoro
Crescita, Camusso contro Renzi e Squinzi: "Tornino con i piedi per terra"
Il segretario della Cgil: "Calo disoccupazione positivo ma attenti alla propaganda per evitare effimere illusioni"
Matteo Renzi e il leader di Confindustria, Giorgio Squinzi per le dichiarazioni fatte sul calo della disoccupazione e il miglioramento del pil. ''Se tornassero coi piedi per terra e la smettessero con la propaganda - dice - il Paese potrebbe cogliere le opportunità che sembrano prospettarsi". ll calo della disoccupazione registrato dall'Istat è ''positivo'' ma va guardato attentamente ''per capire come e dove intervenire per rafforzare una tendenza che è ancora, purtroppo, marginale rispetto alle reali esigenze del Paese".
La propaganda "produce non solo effimere illusioni e false aspettative ma danni rilevanti al Paese e alle future generazioni. Oggi siamo al colmo di un Presidente del Consiglio che vanta i risultati già raggiunti e superati da Monti prima e da Letta poi, e di un presidente di Confindustria che si domanda come mai la crescita sia così bassa". Accusa: "Avevano tutti raccontato tutt'altra storia: il presidente di Confindustria che in cambio della libertà di licenziamento assicurava copiosi investimenti e assunzioni in massa, mentre il Presidente del Consiglio assicurava che le sue riforme avrebbero garantito un'imprenditoria dinamica, innovativa, capace di dare lavoro e prospettive di crescita
"Serve un impegno forte delle istituzioni - continua la Camusso - una capacità di indirizzo e di stimolo dell'economia che ancora non vediamo. Servono imprenditori che sappiano rischiare, innovare, investire, produrre lavoro e reddito. Serve un piano del lavoro che sappia cogliere le opportunità che si presentano e indirizzare un mercato incapace, da solo, di produrre ricchezza in modo stabile ed equilibrato".
Il segretario generale Cgil, Susanna Camusso attacca il presidente del Consiglio,
La propaganda "produce non solo effimere illusioni e false aspettative ma danni rilevanti al Paese e alle future generazioni. Oggi siamo al colmo di un Presidente del Consiglio che vanta i risultati già raggiunti e superati da Monti prima e da Letta poi, e di un presidente di Confindustria che si domanda come mai la crescita sia così bassa". Accusa: "Avevano tutti raccontato tutt'altra storia: il presidente di Confindustria che in cambio della libertà di licenziamento assicurava copiosi investimenti e assunzioni in massa, mentre il Presidente del Consiglio assicurava che le sue riforme avrebbero garantito un'imprenditoria dinamica, innovativa, capace di dare lavoro e prospettive di crescita
"Serve un impegno forte delle istituzioni - continua la Camusso - una capacità di indirizzo e di stimolo dell'economia che ancora non vediamo. Servono imprenditori che sappiano rischiare, innovare, investire, produrre lavoro e reddito. Serve un piano del lavoro che sappia cogliere le opportunità che si presentano e indirizzare un mercato incapace, da solo, di produrre ricchezza in modo stabile ed equilibrato".