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POLITICA

Il segretario della Cgil al congresso della Uil

Camusso sul Jobs Act: "Nessun rimpianto per la concertazione, contrattare è termine nobile"

"Eliminando l'articolo 18 non si estendono i diritti", ribadisce dal palco la leader della Cgil che al premier dice "stia sereno"

Susanna Camusso
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"Noi troviamo davvero irresponsabile che il governo sostenga e teorizzi che tutti i luoghi della mediazione sociale vanno cancellati". Così il leader della Cgil, Susanna Camusso, nel suo intervento al congresso Uil a Roma.

"Vogliamo dire al premier - ha proseguito la Camusso - che può stare sereno, non abbiamo il rimpianto della concertazione che per noi era un mezzo, ma non il fine. Oggi è meno comprensibile qual è la visione e il sogno del Paese" rispetto al '90, "ma questo non significa poter dire che non c'è un luogo dove si contratta con i sindacati. Contrattare è un temine nobile".

"Differenziare le tutele - ha spiegato poi la Camusso - è la prima scelta di divisione del mondo del lavoro". La leader Cgil ha quindi sottolineato che quella attuale è una "stagione di implosione" e "il conflitto, la divisione e in qualche caso le forme rabbiose sono sempre più diffuse. Sono un segno che è conseguenza della crisi, non solo della disoccupazione a noi nota, ma ha le caratteristiche della frantumazione sociale, con gli uni contro gli altri per dividersi le briciole. il sindacato ha la responsabilità di vedere questa frantumazione e di evitarla".

Per riformare il paese, secondo la leader della Cgil, occorre ridurre le disuguaglianze e superare la frantumazione sociale seguita alla crisi economica. "I lavoratori e i pensionati ci dicono che non ce la fanno, ma noi non possiamo dire che ci rassegniamo: il sindacato questa scelta non la può fare",perché rassegnarsi "significa diventare parte del problema e noi invece siamo parte della soluzione e mai del problema che caratterizza questo Paese". 

Particolarmente apprezzato l'intervento della Camusso soprattutto nei passaggi dedicati allo sciopero generale proclamato per il 12 dicembre e durante gli auguri rivolti al futuro leader Uil Carmelo Barbagallo. "Arrivederci al 12 dicembre per costruire in tutti i luoghi quelle scelte che vanno fatte e che devono dare come messaggio fondamentale che noi continueremo a difendere il lavoro, quello di chi lo ha, di chi lo cerca e di chi lo vuol far diventare stabile".

"Nel dirvi arrivederci - ha concluso la Camusso dal palco del palazzo dei congressi - un grandissimo augurio a Carmelo. So che faremo una lunga strada assieme".
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