ECONOMIA
Il ministro del Lavoro al congresso Uil
Poletti: "Non ci sono motivi per sciopero generale". Angeletti a Renzi: "Non si governa con tweet"
Il titolare del Welfare ribadisce la sua contrarietà per le ragioni che hanno indotto Cgil e Uil a decidere di indire uno sciopero generale il 12 dicembre contro Jobs Act e Legge di stabilità. Prima di lasciare il sindacato nelle mani di Barbagallo Angeletti non risparmia critiche al presidente del consiglio
Roma
Non ci sono motivazioni per una decisione così importante come lo sciopero generale. Ne è convinto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in riferimento alle ragioni che hanno indotto Cgil e Uil a decidere di indire uno sciopero unitario il 12 dicembre contro il Jobs Act e la legge di stabilità. "Ogni organizzazione - ha continuato il ministro entrando al congresso della Uil- fa le proprie scelte in ragione delle proprie valutazioni". Per Poletti inoltre "la responsabilità è comunque delle organizzazioni sindacali, che si prendono la responsabilità di quello che decidono".
Angeletti a Renzi: "Non si governa il Paese con un tweet
"Non si governa il Paese con un tweet" , ha detto intervenendo sul palco il segretario generale uscente della Uil, Luigi Angeletti, aprendo il XVI congresso che vedrà l'elezione del nuovo segretario generale, Carmelo Barbagallo. "Forse - ha aggiunto Angeletti riferendosi implicitamente alla polemica tra la leader della Cgil Susanna Camusso e il presidente del Consiglio Renzi sull'articolo 18 - ci sarà ancora qualcuno che prova a far funzionare l'iPhone con un gettone telefonico, ma sarebbe altrettanto fuori dalla realtà chi si ostinasse a governare il Paese con un tweet. Consigliamo, dunque, a questo governo di concentrarsi di più sulla soluzione dei problemi veri del Paese e di abbandonare la polemica". Secondo Angeletti, "cio' che conta è che si ascoltino le ragioni dei lavoratori e dei pensionati che abbiamo alle nostre spalle, moltissimi dei quali hanno votato per questo premier e vorrebbero che ora mantenesse le promesse assunte nei loro confronti".
Angeletti a Renzi: "Non si governa il Paese con un tweet
"Non si governa il Paese con un tweet" , ha detto intervenendo sul palco il segretario generale uscente della Uil, Luigi Angeletti, aprendo il XVI congresso che vedrà l'elezione del nuovo segretario generale, Carmelo Barbagallo. "Forse - ha aggiunto Angeletti riferendosi implicitamente alla polemica tra la leader della Cgil Susanna Camusso e il presidente del Consiglio Renzi sull'articolo 18 - ci sarà ancora qualcuno che prova a far funzionare l'iPhone con un gettone telefonico, ma sarebbe altrettanto fuori dalla realtà chi si ostinasse a governare il Paese con un tweet. Consigliamo, dunque, a questo governo di concentrarsi di più sulla soluzione dei problemi veri del Paese e di abbandonare la polemica". Secondo Angeletti, "cio' che conta è che si ascoltino le ragioni dei lavoratori e dei pensionati che abbiamo alle nostre spalle, moltissimi dei quali hanno votato per questo premier e vorrebbero che ora mantenesse le promesse assunte nei loro confronti".