ECONOMIA
Il neosegretario: "Non ci sono motivazioni valide per fermare il Paese"
Sciopero generale, Furlan (Cisl): "Non lo faremo"
In una intevista a Repubblica, Anna Maria Furlan dice che il "Jobs act sta cambiando in meglio. Faremo invece lo sciopero generale per il rinnovo del contratto del pubblico impiego"
Roma
Niente sciopero generale con Cgil e Uil. Ad annunciarlo è il segretario generale della Cisl, Anna Maria Furlan, in una intervista a Repubblica. "Non ci sono motivazioni valide per fermare il Paese - ha detto il numero uno del sindacato - il Jobs act, in fondo, sta cambiando in meglio". Per Furlan le proposte del governo sulla riforma del mercato del lavoro e in particolare sull'articolo 18, cui ieri la Commissione lavoro della Camera ha dato il via libera, "sono meglio rispetto alla stesura iniziale e si possono migliorare in sede di decreti attuativi".
"Faremo invece lo sciopero generale - ha aggiunto la Furlan che oggi incontrerà Camusso e Barbagallo - per il rinnovo del contratto del pubblico impiego".
Per il segretario della Cisl gli "scioperi generali si fanno solo su obiettivi precisi e, in questo caso, invece, sarebbe solo inopportuno e inefficace: perchè l"a motivazione è troppo debole". Per la leader di Cisl gli scioperi unitari "non si fanno quando qualcuno definisce da solo un testo, percorso, data". L'obiettivo numero uno di Furlan, che ritiene che nella legge di stabilità ci siano anche delle cose positive, è quello di fare una mobilitazione su contenuti precisi, come ad esempio, il contratto degli statali "che anche gli altri dovrebbero considerare".
"Faremo invece lo sciopero generale - ha aggiunto la Furlan che oggi incontrerà Camusso e Barbagallo - per il rinnovo del contratto del pubblico impiego".
Per il segretario della Cisl gli "scioperi generali si fanno solo su obiettivi precisi e, in questo caso, invece, sarebbe solo inopportuno e inefficace: perchè l"a motivazione è troppo debole". Per la leader di Cisl gli scioperi unitari "non si fanno quando qualcuno definisce da solo un testo, percorso, data". L'obiettivo numero uno di Furlan, che ritiene che nella legge di stabilità ci siano anche delle cose positive, è quello di fare una mobilitazione su contenuti precisi, come ad esempio, il contratto degli statali "che anche gli altri dovrebbero considerare".