POLITICA
Lavoro
Caporalato, il governo vuole la confisca dei beni. Il ministro della Giustizia: "Un segnale forte"
Presentate le nuove misure proposte dall'esecutivo. Andrea Orlando: il provvedimento dovrebbe procedere con rapidità
Roma
Arriva la confisca dei beni per chi sfrutta i lavoratori commettendo il reato di caporalato. È la novità principale sul tema voluta dal governo, che inserirà le nuove misure nel provvedimento sulle misure di prevenzione dei tribunali attualmente in esame al Parlamento. A presentarle sono stati il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, e il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina.
"Un segnale forte"
"Abbiamo previsto - ha spiegato Andrea Orlando - di segnare la confisca per sproporzione per chi utilizza manodopera reclutata attraverso il caporalato. È un segnale forte, che mira anche a punire lo sfruttamento delle persone, le forme di concorrenza sleale e le forme di arricchimento illecito".
Confisca possibile
Il pacchetto di nuove misure contro il caporalato, ha detto il ministro della Giustizia, prevede l'introduzione del reato di intermediazione illecita tra i reati per i quali può scattare la confisca estesa o allargata. Una misura patrimoniale "per colpire le grande ricchezze accumulate illecitamente dalla criminalità organizzata".
Responsabilità in solido e risarcimento delle vittime
Il governo, ha spiegato Orlando, ha deciso poi di introdurre anche la responsabilità in solido per il caporalato perché "lo sfruttamento dei lavoratori produce quasi sempre vantaggio per le aziende, che spesso sono costituite in forma societaria o associativa". Viene colpito quindi "anche chi ha tratto vantaggio in modo indiretto dal lavoro di quella manodopera sfruttata". Viene inoltre introdotta, ha sottolineato il ministro della Giustizia, "una disciplina generale per il risarcimento delle vittime. Uno strumento che consente di intervenire in via riparatoria per chi ha subito questa forma di delitto".
Tempi rapidi
Secondo Orlando, “è un provvedimento che ha una spinta oggettiva e dovrebbe procedere con rapidità”. “Il treno è importante e con una velocità significativa – ha aggiunto - È un tema che assomiglia a quello dell'anticorruzione nella stagione politica precedente. È un vettore che va avanti rapidamente".
"Un segnale forte"
"Abbiamo previsto - ha spiegato Andrea Orlando - di segnare la confisca per sproporzione per chi utilizza manodopera reclutata attraverso il caporalato. È un segnale forte, che mira anche a punire lo sfruttamento delle persone, le forme di concorrenza sleale e le forme di arricchimento illecito".
Confisca possibile
Il pacchetto di nuove misure contro il caporalato, ha detto il ministro della Giustizia, prevede l'introduzione del reato di intermediazione illecita tra i reati per i quali può scattare la confisca estesa o allargata. Una misura patrimoniale "per colpire le grande ricchezze accumulate illecitamente dalla criminalità organizzata".
Responsabilità in solido e risarcimento delle vittime
Il governo, ha spiegato Orlando, ha deciso poi di introdurre anche la responsabilità in solido per il caporalato perché "lo sfruttamento dei lavoratori produce quasi sempre vantaggio per le aziende, che spesso sono costituite in forma societaria o associativa". Viene colpito quindi "anche chi ha tratto vantaggio in modo indiretto dal lavoro di quella manodopera sfruttata". Viene inoltre introdotta, ha sottolineato il ministro della Giustizia, "una disciplina generale per il risarcimento delle vittime. Uno strumento che consente di intervenire in via riparatoria per chi ha subito questa forma di delitto".
Tempi rapidi
Secondo Orlando, “è un provvedimento che ha una spinta oggettiva e dovrebbe procedere con rapidità”. “Il treno è importante e con una velocità significativa – ha aggiunto - È un tema che assomiglia a quello dell'anticorruzione nella stagione politica precedente. È un vettore che va avanti rapidamente".