Soave
Caporalato, operazione della Gdf nel Veronese: 6 arresti, anche un medico del lavoro
Raggiunti da provvedimenti anche funzionari Inps e un finanziere. Tutto è partito dagli accertamenti sull'incidente a un mini-van della coop, nel quale nel novembre 2017 sull'autostrada A13 era morto un lavoratore marocchino e altri 11 erano rimasti feriti. Oggi, anche altri due casi nel Cuneese e nel Barese
Sei arresti, tra cui quello di un medico del lavoro, sono stati eseguiti dalla Guardia di Finanza di Verona al termine di un'indagine contro il caporalato, con al centro una cooperativa di Soave il cui responsabile era finito già in carcere nel marzo 2017. Tutto era partito dagli accertamenti sull'incidente a un mini-van della coop, nel quale nel novembre 2017 sull'autostrada A13 era morto un lavoratore marocchino e altri 11 erano rimasti feriti. Ai domiciliari anche due funzionari dell'Inps e un militare della Gdf.
L'unico in carcere è il medico
Il medico, l'unico dei sei raggiunto da custodia cautelare in carcere, è Alfio Lanzafame, 78 anni. I provvedimenti del Gip- in cui sono ipotizzati a vario titolo i reati di corruzione per l'esercizio della funzione, falso documentale, truffa aggravata allo Stato- riguardano anche due funzionari dell'Inps (finiti ai domiciliari) due collaboratori 'factotum' del medico (uno ai domiciliari, l'altro con obbligo di firma), e un militare delle 'fiamme gialle' del comando di Soave, lo stesso che ha svolto le indagini.
Anche certificati falsi di invalidità
Oltre ai provvedimenti cautelari, ci sono 42 indagati, per truffa: si tratta di persone che avrebbero sfruttato i servizi del medico compiacente non nell'ambito del caporalato, ma per ottenere, in cambio di soldi, falsi certificati di invalidità da produrre davanti alla commissione Inps, per pensioni speciali e indennità di accompagnamento. Completano l'indagine altri 10 indagati per falsa documentazione, ovvero certificati medici per finte patologie che avrebbero consentito al finanziere di assentarsi dal lavoro.
Oggi anche altri due casi nel Cuneese e nel Barese
Quella di Soave non è la sola operazione messa a segno oggi. Nell'ambito dei controlli scattati in tutta Italia dopo la morte dei 16 braccianti nel Foggiano. In una azienda agricola di Peveragno, nel Cuneese, i Carabinieri hanno scoperto 17 lavoratori in nero tra cui minorenni. In Puglia, invece, bloccato nel Barese, dopo un inseguimento iniziato nelle campagne di Foggia, un furgone con a bordo 9 braccianti di origine africana. L'autista è riuscito a fuggire.