ECONOMIA
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Carlo Bonomi designato nuovo presidente Confindustria
Il leader designato agli industriali: "Insieme dobbiamo cambiare l'Italia"
L'ultima parola, da statuto, spetterà all'assemblea privata dei delegati, convocata il 20 maggio per eleggere formalmente il nuovo presidente e la sua squadra.
"Gli anni che abbiamo di fronte richiederanno molta dedizione, molta passione civile", i valori che "hanno portato i nostri padri e le nostre imprese a ricostruire l'Italia nel dopoguerra", dice Carlo Bonomi a porte chiuse agli industriali che lo hanno designato prossimo presidente di Confindustria. "Ci sarà bisogno dell'impegno di tutti. Insieme dobbiamo cambiare l'Italia". "Abbiamo una grande occasione, in un momento molto drammatico forse abbiamo l'occasione di fare quelle modifiche strutturali di cui il Paese ha bisogno".
Abbiamo di fronte "due obiettivi: riprendere le produzioni, perché solo quelle danno reddito e lavoro e non certo lo Stato, ed evitare una seconda ondata di contagio che ci porterebbe a nuove misure di chiusura che sarebbero drammatiche e devastanti", ha detto Carlo Bonomi dopo la designazione. "Per noi questa sfida si pone oggi e non tra tre mesi", ha aggiunto. Poi: "Credo che la strada di far indebitare le imprese non sia la strada giusta. I tempi di accesso alla liquidità non sono neanche immediati per le nostre imprese. Il tempo deve essere rapido, veloce. Non possiamo permetterci di perderne ancora". Bisogna "riprendere le produzioni che danno reddito e lavoro, e non certo lo Stato, come padre che dispensa favori e prebende e che di certo, peraltro, non ha le risorse per farlo".
"Vanno benissimo i comitati di esperti ma la loro proliferazione da il senso che la politica non ha capito, non sa dove andare. Abbiamo un comitato a settimana, senza poteri, senza capire dove si vuole andare. Ed il tempo è nostro nemico, rischia di disattivare la nostra presenza nelle catene del valore aggiunto mondiali". Così il presidente designato di Confindustria agli industriali, a quanto si apprende.