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SPORT

Interviene anche il numero uno della Roma

Caso Tavecchio. Sassuolo si sfila. L'Uefa: impegno antirazzista. Pallotta: "Umiliata l'Italia"

Dopo Fifa e Unione europea, interviene anche la Uefa. Il patron degli emiliani e numero uno di Confindustria Giorgio Squinzi ritira il suo sostegno

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In vista dell'11 agosto, si fa di giorno in giorno meno compatto il fronte che sostiene Carlo Tavecchio nella corsa alla presidenza della Figc. Oltre a Roma e Juve - che sin dall'inizio hanno sposato la candidatura di Demetrio Albertini - la gaffe di Tavecchio ha suscitato la presa di distanze prima di Fiorentina e Sampdoria e oggi anche di Brescia (l'ad Luigi Ragazzoni: "Largo ai giovani") e Sassuolo. Anche Giorgio Squinzi, infatti, con una nota ha spiegato che "il gruppo Mapei, proprietario dell'U.S. Sassuolo Calcio, fedele ai valori che ne hanno da sempre contraddistinto la presenza nel mondo dello sport, ritiene non più sostenibile la candidatura di Carlo Tavecchio". Il presidente della Roma, James Pallotta, è tornato a parlare, attaccando frontalmente Tavecchio: "Riteniamo queste dichiarazioni imbarazzanti e umilianti per l'Italia. Non rappresenta l'Italia e nemmeno la Roma, e non capisco come alcuni club lo sostengano. Lui non è il nostro presidente di federazione".

E nelle prossime ore non si esclude che il fronte perda altri pezzi. Il Palazzo, infatti, sta mandando chiari segnali in Via Rosellini. Il premier Matteo Renzi si sente rappresentato dal presidente del Coni, Giovanni Malagò al quale il Pd - nell'incontro di giovedi'' prossimo - chiede di farsi "interprete del diffuso clima di opinione che, nelle ultime ore, ha stigmatizzato e commentato assai criticamente le misere e incomprensibili parole pronunciate da Carlo Tavecchio".

Fuori dall'Italia continua a tuonare anche l'Uefa, Da Nyon fanno sapere che tutte le federazioni associate hanno sottoscritto la risoluzione 'European Football United Against Racism' con la quale si sono impegnate a raddoppiare i loro sforzi per eliminare il razzismo dal calcio. Fermo restando che si aspettano decisioni interne alla Figc, l'Uefa sottolinea comunque che dopo l'entrata in vigore delle nuove norme disciplinari il 1° giugno 2013 la lotta al razzismo si è ulteriormente inasprita producendo sanzioni più severe per punire ogni tipo di comportamento. 
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