ECONOMIA
Lo studio
Cgia: "Tfr anticipato non conviene, troppe tasse"
L’aggravio fiscale tende ad aumentare al crescere del livello di reddito del soggetto richiedente. E quando aumenta lo stipendio si riducono gli effetti economici delle detrazioni per i figli a carico e quelli legati agli assegni familiari
Secondo i calcoli dell'ufficio studi, l’incremento del carico fiscale per chi volesse chiederne l’anticipazione, rispetto all’erogazione della liquidazione al termine del rapporto di lavoro, oscillerebbe tra i 230 e i 700 euro circa. Ovviamente l’aggravio fiscale tende ad aumentare al crescere del livello di reddito del soggetto richiedente. E quando aumenta lo stipendio si riducono gli effetti economici delle detrazioni per i figli a carico e quelli legati agli assegni familiari. Infine, mentre la liquidazione erogata a fine carriera è “risparmiata” dall’applicazione delle addizionali comunali e regionali Irpef, l’anticipo mensile no.
Prendiamo un caso concreto. Se un dipendente senza familiari a carico optasse l’anno prossimo per l’anticipazione mensile del Tfr, l’aggravio fiscale potrebbe oscillare tra i 236 euro all’anno (nel caso di un lavoratore con un reddito imponibile Irpef di 15.000 euro) fino a 623 euro (nel caso di un reddito da lavoro dipendente di 80.000 euro). Se, invece, a chiederne l’anticipazione è un dipendente con moglie e un figlio a carico, l’incremento fiscale potrebbe variare tra i 362 euro (per un lavoratore con un reddito imponibile Irpef di 15.000 euro) e i 696 euro (nel caso di un reddito da lavoro dipendente di 80.000 euro).