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MONDO

Allarme Greenpeace per aria e acqua

Cina, apocalisse a Tianjin: almeno 50 morti e 700 feriti dopo esplosioni nella notte

Un enorme palla di fuoco ha illuminato la città cinese a nordest del Paese. Una serie di esplosioni sono avvenute in un'area industriale nel nord della Cina. La polizia ha arrestato il capo dell'azienda dove è avvenuta la deflagrazione. 71 feriti sono in gravi condizioni. Sul luogo del disastro unità addestrate per la gestione dei disastri nucleari

Tianjin dopo l'esplosione (Ansa)
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Tianjin (Cina) Notte di fuoco e di devastazione a Tianjin, nel nordest della Cina. Una serie di esplosioni e un incendio in un'area industriale della città portuale ha provocato la morte di almeno 50 persone e il ferimento di altre 700 persone, tra cui 71 in gravi condizioni. Tra le 50 vittime ci sono anche dodici vigili del fuoco.  Il presidente cinese, Xi Jinping, e il primo ministro, Li Keqiang, sono intervenuti per chiedere all'amministrazione locale di Tianjin di non risparmiare gli sforzi per salvare i feriti e neutralizzare i pericoli. Sul posto è accorso il ministro della Pubblica Sicurezza, Guo Shengkun, per coordinare le operazioni di soccorso. Solidarietà è stata espressa dall'Alto rappresentante per la politica estera Ue, Federica Mogherini, che ha annunciato la disponibilità a fornire l'assistenza necessaria alle autorita' cinesi.

Allarme Greenpeace per aria e acqua
Nell'area del disastro è preoccupante anche l'innalzamento dell'inquinamento atmosferico: i materiali chimici esplosi potrebbero aver portato l'aria a livelli nocivi. Greenpeace Asia, in un comunicato diffuso oggi, ha lanciato l'allarme sulla situazione dell' aria e dell' acqua. Secondo il governo locale le analisi eseguite nella tarda mattinata di oggi non hanno rilevato tracce di inquinamento causato dall' esplosione. "I dati della stazione di monitoraggio di Tianjin-Tanggu (il quartiere dove si e' verificato l' incidente) indicano che tra i materiali pericolosi immagazzinati dalla compagnia c' erano cianuro di sodio (NaCN), toluene discostano (TDI) e carburo di calcio (CaC2), tutti elementi che rappresentano una diretta minaccia per la salute in caso di contatto", sottolinea l' organizzazione ecologista. "Questo - prosegue il comunicato - presenta una sfida per i vigili del fuoco e un grave rischio, dato che per domani è prevista pioggia". Il governo locale ha risposto indirettamente affermando di aver creato 34 stazioni di monitoraggio temporanee dell' aria e dell'acqua. Le analisi eseguite nella tarda mattinata di oggi,
hanno sottolineato funzionari locali, non hanno rilevato tracce di inquinamento causato dall' esplosione.

Sul luogo del disastro unità addestrate per la gestione dei disastri nucleari
Truppe armate e unità militari addestrate per gestire i disastri nucleari, biologici e chimici sono dirette sul luogo della gigantesca esplosione. L'origine nella tragedia sta nell'incendio divampato all'interno di un deposito di sostanze chimiche "pericolose" che ha successivamente provocato esplosioni in serie. I vigili del fuoco impegnati a cercare di domare le fiamme sono un migliaio, 10mila sono i dipendenti dei servizi medici impegnati in dieci diversi ospedali per curare i feriti. 

E intanto si cominciano a contare i danni alle strutture: le immagini aeree del luogo dell'incidente mostrano l'area del porto di Binhai ridotta in macerie. L'Esercito di Liberazione Popolare ha inviato elicotteri e droni per la sorveglianza della zona. Le autorità hanno disposto anche l'evacuazione degli abitanti delle aree a ridosso del porto, per i quali sono state allestite tende e alloggi provvisori.

La potenza della prima deflagrazione è stata equivalente a quella di tre tonnellate di TNT, la seconda a ventuno, secondo il Centro dei terremoti cinese. Le squadre di soccorso hanno momentaneamente interrotto le ricerche dei superstiti perché non è stato chiarito che tipi di sostanze possano aver causato le esplosioni: l'incendio è infatti avvenuto in un deposito per materiali pericolosi. La compagnia proprietaria del magazzino nel quale si sono verificate le esplosioni è la Tianjin Dongjiang Port Rui Hai International Logistic, fondata nel 2011, che trasporta materiale chimico da e per il porto di Tianjin. La polizia ha arrestato il capo dell'azienda in questione.

Il presidente Xi Jinping ha aggiunto che le indagini sulle cause del disastro saranno "trasparenti" e che "nessuna informazione" sarà nascosta al pubblico. Eppure alcuni utenti cinesi di Internet si sono lamentati che i messaggi sui social media e sui forum con informazioni e commenti sull'esplosione di Tianjin sarebbero stati cancellati dalla censura. L'accesso di giornalisti e pubblico al luogo dell' incidente è bloccato da un ingente schieramento di polizia.
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