ECONOMIA
Cingolani a John Kerry: in Italia 80 miliardi per svolta verde
In una conversazione telefonica il Ministro ha spiegato all'inviato del Presidente Biden come la ripresa italiana passi per la rivoluzione verde grazie al 37% dei fondi del programma Next Generation Eu
Quindi la ripresa italiana passa per la rivoluzione verde. Come prescrive l'Europa, il 37% del programma Next Generation Eu dovrà andare alla transizione ecologica. Sono previsti massicci investimenti in nuove tecnologie, una forte spinta all'idrogeno verde e blu, una trasformazione radicale del settore dell'acciaio in senso sostenibile, ma anche mobilità e trasporti sostenibili, stimolo all'autoproduzione di energia nel settore agricolo e accrescimento del contributo dell'agricoltura al contrasto del cambiamento climatico. E' previsto anche un rilancio della riforestazione quale strumento nell'ottica di carbon capture, il varo di un ambizioso programma di monitoraggio delle criticità del Paese con un sistema innovativo di osservazione integrato tramite satelliti, droni e sensori a terra.
Il Ministro ha inoltre sottolineato a John Kerry la radicata tradizione di protezione dell'ambiente in Europa e in Italia, base per sviluppare ulteriormente la collaborazione con gli Stati Uniti al fine di accrescere l'ambizione globale: "L'approccio glocal - ha sottolineato - induce a spingere per la presa di coscienza del legame tra azioni e sforzi locali da un lato e benefici globali dall'altro, elevando clima e ambiente a beni comuni riconosciuti universalmente, a beneficio di tutti e soprattutto delle future generazioni, in una logica di pianeta sano e di giusta transizione".
Cingolani ha poi confermato l'esigenza di puntare all'adozione di raccomandazioni condivise per la ripresa sostenibile con un impegno a una determinata percentuale di spesa verde, sul modello e possibilmente nell'ammontare di EU Next Generation. Ha quindi confermato che l'Italia si è già dotata di una strategia a lungo termine per la neutralità climatica al 2050.