MONDO
Campagna Elezioni Usa
Come un "toro" in Borsa nella corsa alla Casa Bianca Trump sfonda il recinto a tutta velocità
In salita come a Wall Street quando le contrattazioni macinano potere e somme di soldi incontabili. Donald Trump schizza in alto tra i candidati repubblicani nella corsa alla Casa Bianca. Il più contrastato eppure è il più favorito.
di Mariaceleste de Martino
Dall’ironia di South Park che ha “cartonizzato” Donald Trump facendone una parodia, alla realtà di Donald Trump che è sempre in testa alle preferenze degli elettori Usa. La corsa alla Casa Bianca si fa agguerrita e avvincente, in un “Coast-to-Coast” frenetico. Da Oklahoma City a alla Simi Valley, il plurimiliardario newyorkese ha successo. Giorni fa si è svolto con successo il rally politico a Dallas, in Texas. Una folla enorme ad acclamarlo. Dopodiché è andato a Long Beach, in California, a un evento dei “Veterani per un’America Forte”. E lui ha assicurato: “Io sono il candidato che farà diventare grandi di nuovo i militari d’’America”. Poi è stata la volta di un dibattito Tv sulla Cnn durante il quale ha sottolineato l’importanza del Secondo Emendamento della Costitizione Usa: “Un diritto fondamentale”, ha detto, che garantisce il diritto di possedere armi e “proteggere quel diritto è imperativo”. Donald Trump a Rochester, New Hampshire
A Rochester, nel New Hampshire, hanno assistito al suo discorso oltre 3mila supporter. A Urbandale, nell’Iowa, ha parlato con studenti liceali, sul loro futuro, sul futuro di un’America che lui dice di voler far tornare “grande” come una volta.C’è lui in testa alle classifiche dei candidati repubblicani per le elezioni presidenziali negli Stati Uniti in programma a novembre 2106. Staccato dal gruppo, come la corsa a tappe di un tour cicilistico. In fondo questa settimana troviamo Pataki, dietro di lui Bush e Carson si affannano. Fiorina è in mezzo al gruppo aggrovigliato. Chi cadrà? Chi vincerà? La corsa è ancora lunga e tutto può ancora accadere. Ispirati allo slogan di Obama, potremmo osare e dire: "Yes he can!".
A Rochester, nel New Hampshire, hanno assistito al suo discorso oltre 3mila supporter. A Urbandale, nell’Iowa, ha parlato con studenti liceali, sul loro futuro, sul futuro di un’America che lui dice di voler far tornare “grande” come una volta.C’è lui in testa alle classifiche dei candidati repubblicani per le elezioni presidenziali negli Stati Uniti in programma a novembre 2106. Staccato dal gruppo, come la corsa a tappe di un tour cicilistico. In fondo questa settimana troviamo Pataki, dietro di lui Bush e Carson si affannano. Fiorina è in mezzo al gruppo aggrovigliato. Chi cadrà? Chi vincerà? La corsa è ancora lunga e tutto può ancora accadere. Ispirati allo slogan di Obama, potremmo osare e dire: "Yes he can!".